Poi venne la Seconda Guerra mondiale con le sue tragiche 52 incursioni aeree (ufficialmente, si parla di 150 vittime ma si pensa che siano state molte di più. Vedi “Lo Scoglio” n.112;73;58) le cui bombe colpirono anche gli altiforni.
Se la memoria di quello che mi raccontava la mi’ nonna non m’inganna, credo che uno di quegli ordigni colpì proprio la rotonda da ballo del vecchio circolo dei capi dell’ILVA , lasciandone solo macerie. Gli abitanti nelle vie circostanti, all’ennesimo suono della sirena d’allarme si misero in salvo nell’ampio rifugio antiaereo che si trovava (e credo ancora si trovi) sotto il Bastione Pagliai, con doppia entrata/uscita, tra “il dietro la chiappa” (piazzetta Pagliai) e i Bagnetti.
Dall’immediato dopoguerra il pastificio del Grigolo entrò nella piena disponibilità del comune di Portoferraio (9) e di fatto quell’area divenne il regno dei ragazzi e del popolo. Per gli abitanti della zona, specialmente per i loro figlioli, dopo quelle dell' lnferno della guerra, si aprirono le porte del Paradiso, fatto di libertà e di spensieratezza.
Michel Donati