Per la sezione “Mostre ed Esposizioni”, il programma del Comune di Marciana “Napoleone 2021 - Viaggio nel tempo” propone tre eventi artistici totalmente diversi, ma nella loro unicità legati, ognuno a suo modo, al nostro territorio.
Il mito di Napoleone rivisto con gli occhi di uno dei più importanti artisti contemporanei (Luigi Ontani), le donne di Napoleone immaginate da un disegnatore di sogni (Silvano Nano Campeggi) e il minuzioso e paziente lavoro di una talentuosa tessitrice di storia (Caterina Farina Cavina). A quest’ultima è dedicata la prima delle mostre in programma.
“L’Imperatore a piccolo punto” è il titolo della mostra che si terrà a Marciana in piazza della Gogna dal 26 giugno 2021. Ne è autrice Caterina Farina Cavina, nata alla fine del 1800, che per cinquanta anni ha ricamato a piccolo punto numerosi “arazzi” che narrano la vita dell’Imperatore e il suo esilio all’isola d’Elba. Un tema quello dell’esilio che ha condizionato tutta la vita della signora Cavina. Suo marito, il Deputato Giulio Cavina, infatti, per essere in contrasto con Benito Mussolini era stato confinato sull’isola. Caty (così si firmava), schiva, modesta e di poche parole, ha tessuto a piccolo punto ovunque si trovasse, anche quando si spostava in pullman o le rare volte in treno. La selezione di “arazzi” esposti ci mostra una gioia di colori che sprigionano ingenuità e dedizione mentre si affacciano attraverso cornici indorate e cadenti.
La mostra è stata curata dall’architetto e scenografo Paolo Ferruzzi e sarà aperta fino a fine ottobre 2021.
Orari: dal lunedì al sabato dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20 con ingresso gratuito.
Prossimi appuntamenti con “Mostre ed Esposizioni”:
dal 10 luglio ElbAlbAmena, Luigi Ontani al Museo Civico Archeologico di Marciana;
dal 20 luglio Il Napoleone di Silvano “Nano” Campeggi, itinerario artistico da Procchio a Pomonte.
“Napoleone 2021 - Viaggio nel tempo”, è realizzato dal Comune di Marciana con la collaborazione di: Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Acqua dell’Elba e Pro Loco Marciana Elba.
Per informazioni sul programma:
www.visitmarciana.it
Caterina Farina Cavina nasce ad Amandola (Ascoli Piceno) il 28 febbraio del 1899 da Anna Vitali e da Sante Farina di mestiere fabbro.
Prima di 8 fra fratelli e sorelle già in tenera età si distingue nelle recite scolastiche per il suo estro creativo.
Nel 1919 sposa ad Amandola Pietro Tesei ricco possidente terriero che però muore pochi anni dopo il matrimonio. Caterina allora decide con due sorelle di trasferirsi a Roma dove aprono un negozio di modisteria e sartoria.
A seguito di incomprensioni e dissidi con le sorelle decide di mettersi in proprio e apre un negozio di modisteria davanti a Fontana di Trevi. Qui ha modo di incontrare note celebrità, fra cui la regina Elena di Montenegro moglie di Re Vittorio Emanuele III di Savoia che si fa confezionare da lei alcuni cappelli.
Durante gli anni della seconda guerra mondiale conosce l’onorevole Giulio Cavina, perseguitato dai fascisti per le sue battaglie al fianco dei lavoratori e che sposa a Roma con rito civile nel 1943.
Nel 1944 hanno una prima figlia morta però pochi mesi dopo la nascita. Nel maggio del 1945 nasce Tullia Cavina battezzata con il nome di Giuseppina.
Negli anni del primo dopoguerra i coniugi Cavina e la loro figlia trascorrono l’estate a Poggio (Isola d’Elba). Lì Caterina si trasferisce dopo la morte del marito, avvenuta nel 1951, in seguito a difficoltà economiche dovute alla sua condizione di madre vedova con una figlia a carico. A Poggio apre un ostello della gioventù.
Costretta a vendere la casa di Poggio, ancora una volta a causa delle difficoltà economiche, si trasferisce a Marciana, dove dopo un sogno in cui le apparve il marito inizia a dedicarsi alla realizzazione di tele ricamate a punto croce. Chiunque va a trovarla la vede nel giardino della sua residenza, nella piazza principale di Marciana, intenta a trascrivere a piccolo punto le gesta di Napoleone.
Negli anni 80 per restare vicina alla figlia Giuseppina si trasferisce a Follonica dove muore il 21 agosto del 1987.