E' un Gesù che va diretto al cuore della questione. Con semplice chiarezza, alla folla dice che lo cercano perché si sono saziati del pane che ha condiviso.
Il vangelo del giorno pone di fronte al tema della ricerca di Dio. Un tema che la società attuale sembra non porsi più, proclamando l'inutilità di Dio. Un dubbio: quale immagine di Dio si rifiuta o ci vede indifferenti?
I racconti evangelici mostrano continuamente Gesù alle prese con vari modi di intendere Dio da parte dei suoi contemporanei. La stessa attesa del Messia (dall'ebraico Unto-Inviato di Dio, Cristo) era diversa a seconda dell'appartenenza a gruppi religiosi (fariseo, sadduceo, zelota, semplice anawim). Con la sua persona e il suo stile, Gesù di Nazaret entra in contrasto con le varie ideologie e mostra il volto di un Dio benevolo, amante della vita, compassionevole, che si manifesta sulla croce come amore gratuito e perdonante. Credere in Gesù, il mandato da Dio, vuol dire fare proprio il suo stile. E' l'unico modo per chi vuole seguirlo, il modo d'essere che dovrebbe caratterizzare chi si professa cristiano e la chiesa, che in tal modo testimonia la corretta immagine del Dio di Gesù.
Come per l'innamoramento-amore, l'assimilazione di uno stile di vita avviene per familiarità, per frequentazione. Purtroppo capita di dirsi cristiani e di non ascoltare interiormente le realtà a cui la parola evangelica rinvia. E' una superficialità che mal si adatta a chi intende camminare nell'amicizia con Dio. (Non di rado capita di incontrare qualcuno che, a sostegno – vale a dire in funzione – delle proprie argomentazioni, cita una frase evangelica in modo improprio estrapolandola dal contesto).
Gesù non quieta le coscienze. Tutt'altro: chiede di seguirlo, di avventurarsi, di rischiare, proprio come avviene agli amanti che si scelgono e si donano totalmente. E' questo il pane che sazia la fame di vita bella e buona e autentica, vissuta momento per momento nella semplicità, nella fiducia e nel servizio. Una vita in cui anche le paure trovano giusta collocazione, nella consapevolezza di essere figli amati dal Dio di tutti e di ciascuno, di essere fratelli e sorelle di ogni creatura. Di essere immagine e somiglianza del Dio che è Vita, Luce e Amore, e che è in perenne ricerca di ogni suo figlio.
(1 agosto 2021 – domenica 18 Ordinario)
PS – “Il primo male è l'immagine diabolica di un Dio tremendo e punitore, quella che le religioni spesso affermano e gli atei sempre negano. Da questa falsa immagine ci libera la croce del Giusto, ucciso per bestemmia e sovversione dal potere religioso e politico” (S. Fausti, teologo).
Nunzio Marotti
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