Scrive nel 1796 Sebastiano Lambardi:
“La chiesa della R.a Misericordia fu eretta da Don Giovanni de Medici l’anno 1566 in quel tempo Commissario a Portoferraio ,Pontefice Pio V e perché non potiedero in principio formare la Chiesa che in oggi esiste la fondorno all’altare del Crocifisso in Pieve e di poi indi a pochi anni ove in questo tempo si trova servendosi d’Ospedale de poveri d’una casa sotto il Carmine ,nel 1677 ne fecero uno nuovo“.
(“Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba”1796. Pg 131. Ristampa Forni editore. Bologna)
Col titolo di S Giovanni Battista fu costruita sull’ oratorio omonimo edificato nel 1582 .
Nel 1792 il titolo fu mutato in quello di S. Cristino.
Sulla facciata esterna della chiesa sopra il timpano è lo stemma della confraternita con due lettere KM: Signore Misericordia.Tra le due lettere è la croce incoronata. (vedi foto di copertina)
L’arciconfraternita della Misericordia che ha eretto la chiesa ancora oggi l’amministra.
Oltre al Lambardi alcuni manoscritti del settecento ne parlano “…la seconda detta della Misericordia in cui vi si conservano le ossa di S Cristino martire protettore della città e si mantiene col mezzo di alcune entrate e dei soccorsi dei benefattori. Annesso alla detta chiesa vi è uno spedale che ha l’obbligo di ricevere gli infermi miserabili e di mantenere quei miserabili carcerati per delitti criminali”.
(Innocenzo Fazzi “Descrizione topografica dell’isola dell’Elba secondo il suo stato attuale attualmente fatta da Innocenzo Fazzi capitano nel corpo degl’ingeneri di S.A.R. al Sereneissimo Gran Duca di Toscsna d’ordine di SE il Sig Pr Conte Vincenzo degli Alberti consigliere attuale intimo di Stato e di guerra della prefata A.S.R. in congiuntura della sua commissione eseguite in Porto Ferraio nel marzo MDCCLXVI”Senza numero di pagina.Manoscritto. 1766.Biblioteca comunale Portoferraio”)
Nel 1766 Vincenzo degli Alberti fa un resoconto dell’ amministrazione della chiesa della misericordia da parte della confraternita della misericordia.
“…L’entrate di questa Confraternita che sono quelle descritte nella Memoria di numero 6 sono amministrate da un secolare capo della medesima che dovrebbe mutarsi ogni anno ma non è stato da quel tempo in qua mutato perché quello che vi è presentemente /che è il primo medico della comunità/ è molto favorito da quel Governatore inconveniente per altro a cui crederei necessario di rimediare con ordinare con il canale del Magistrato de Nove che si venisse all’elezione di un altro Priore tanto più che ho osservato che essendo egli uno dei più fanatici di S. Cristino ha più a cuore gli intrighi della chiesa che quelli dell’ospedale onde credo inevitabile ancora il provvedimento che gl’Amministratori dell’ospedale sieno diversi da quelli della Chiesa.
Per evitare quella confusione che ho osservata nei libri di questa due Amministrazioni e per provvedere al buon regolamento delle medesime in sollievo degli infermi e carcerati come più diffusamente resta notato nella suddetta memoria”.
(“Relazione di Portoferraio fatta a Sua Altezza Reale dal conte Vincenzo degli Alberti suo consigliere di stato”. Manoscritto. 1766. Carta 17,18. Biblioteca comunale di Portoferraio).
(Anonimo. Olio su tela. Veduta di Portoferraio circa 1688. Particolare del bastione dei mulini con davanti la chiesa e convento di S. Francesco. Sul lato destro, la chiesa della confraternita della misericordia con titolo di S. Giovanni Battista costruita sull’oratorio omonimo edificato nel 1582. Nel 1792 il titolo fu mutato in quello di S. Cristino.)
Marcello Camici