È Martha Argerich il prossimo, attesissimo ospite della 25esima edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”: la pianista argentina sarà protagonista d’eccezione della serata di mercoledì 1 settembre, in programma alla Villa Romana della Linguella (ore 18.30). Nella prima parte del concerto si ascolterà il Quintetto per pianoforte e archi op. 44 di Robert Schumann, con a fianco della celebre musicista David Grimal e Aki Sauliére al violino, Georgy Kovalev alla viola e Raphael Bell al violoncello. A seguire, la versione per due pianoforti de “La Sagra della Primavera” di Igor Stravinsky eseguita dalla stessa Argerich e dalla collega di strumento giapponese Akane Sakai.
Biglietti da 20 a 25 Euro; ridotti (fino a 18 anni) 15 Euro.
Nata a Buenos Aires, 80 anni festeggiati lo scorso giugno, Martha Argerich ha studiato pianoforte dall'età di cinque anni: considerata una bambina prodigio, si è esibita in pubblico molto presto. Nel 1955 viaggiò in Europa e studiò a Londra e Vienna e nel 1957 vinse i primi premi ai concorsi di Bolzano e Ginevra. Da quel momento in poi, la sua carriera è stata un susseguirsi di trionfi internazionali. Il suo repertorio è molto vasto e comprende Bach così come Bartok, Beethoven, Schumann, Chopin, Liszt, Debussy, Ravel, Franck, Prokofiev, Stravinsky, Shostakovitch, Tchaikovski, Messiaen. Ospite permanente delle più prestigiose orchestre e festival in Europa, America e Asia, predilige anche la musica da camera. Suona e registra regolarmente con i pianisti Nelson Freire, il violoncellista Mischa Maisky, il violinista Gidon Kremer, con Claudio Abbado e Daniel Barenboim. Martha Argerich ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali: "Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere" nel 1996 e "Comandante dell'Ordine delle Arti e delle Lettere" in Francia; "L'Ordine del Sol Levante" e Premio "Praemium Imperiale" in Giappone. Ed ancora: “Kennedy Center Honors” nel dicembre 2016 consegnato da Barack Obama e "Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" nel 2018 ricevuto dal Presidente Sergio Mattarella.
Il Quintetto op. 44 di Robert Schumann è pagina popolarissima. L’innato romanticismo e la straordinaria fantasia dell’autore vi si manifestano appieno: nel Quintetto, scritto nel 1842, Schumann diede al pianoforte un ruolo da protagonista, creando un dialogo elegante e intenso con gli atri strumenti, lasciando trasparire una densità sinfonica di scrittura.
“La Sagra della Primavera” è, come noto a tutti, uno dei capolavori di Stravinsky. Fu scritta fra il 1911 e il 1913 per la compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev, con la coreografia originale di Vaclav Nižinskij, scene e costumi di Nikolaj Roerich. La prima rappresentazione, avvenuta a Parigi al Théâtre des Champs-Élysées il 29 maggio 1913, segnò un momento fondamentale non solo nella carriera del suo autore, ma anche per la storia del teatro musicale. L'innovazione straordinaria della musica, la coreografia e l'argomento stesso crearono un enorme scandalo e “La Sagra della Primavera” fu quindi destinata a rimanere una pietra miliare nella letteratura musicale del XX secolo. La versione per due pianoforti (o a quattro mani) venne realizzata dallo stesso Stravinsky che intendeva farla ascoltare a Claude Debussy, musicista a lui molto vicino. Nel 1913 questa trascrizione fu pubblicata in Russia presso RMI, Edizioni Musicali Russe di Sergej Kusevickij. La Boosey & Hawkes ristampò nel 1952 la versione originaria per pianoforte a quattro mani, senza modifiche.
Info e Prevendite
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Biglietteria del Festival
Sala della Gran Guardia, Porta a Mare, Portoferraio. Aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30
Tel. +39 353 4121974
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