Venerdì 3 settembre, la 25esima edizione del festival “Elba Isola Musicale d’Europa” fa tappa alla Villa Romana delle Grotte di Portoferraio (ore 18.30), luogo di particolare suggestione. Nell’occasione si potranno ascoltare una selezione delle Invenzioni a due voci BWV 772-786 di Johan Sebastian Bach, nell’arrangiamento per violino e violoncello, la Sonata in do maggiore per violino e violoncello di Maurice Ravel e la versione per ensemble d’archi di “Metamorphosen” di Richard Strauss, nell’arrangiamento di Rudolf Leopold. L’esecuzione sarà ad opera, in combinazioni diverse, di David Grimal, Jonian Ilias Kadesha, Liana Gourdjia (violini), Georgy Kovalev e Sào Soulez Larivière (viole), Raphael Bell, Konstantin Pfiz, Vashti Hunter (violoncelli) e Amerigo Bernardi (contrabbasso).
Biglietti: 20 Euro, posto unico.
Bach scrisse le Invenzioni a due voci di J.S. Bach BWV 772- 786 negli anni intorno al 1720 e le dedicò al figlio Wilhelm Friedemann: si tratta di una raccolta di 15 brevi composizioni, concepite a scopo didattico. Nel programma di studi convenzionale, a livello di difficoltà sia tecnica che espressiva, questi brani rappresentano il primo ostacolo che i giovani pianisti incontrano nell’esplorazione e nell’approfondimento dello studio della letteratura per tastiera di Bach.
La Sonata per violino e violoncello di Maurice Ravel nasce come omaggio a Claude Debussy, scomparso nel 1918, e fa parte del numero speciale “Tombeau de Debussy” del Revue musicale, che conteneva brani composti appositamente da Stravinskij, Béla Bartók, Paul Dukas, Eric Satie e Manuel de Falla. La prima esecuzione della Sonata ebbe luogo Il 6 aprile 1922 alla Salle Pleyel di Parigi con la violinista Hélène Jourdan-Morhange, cara amica di Ravel, e il violoncellista Maurice Maréchal. Il pubblico fu colpito dalle dissonanze dell’opera, dai suoi ritmi instabili, dai timbri decisamente innovativi degli strumenti, e non comprese la straordinaria modernità di questo capolavoro.
“Metamorphosen” di Richard Strauss è una composizione per sestetto d’archi più contrabbasso. È l’ultimo lavoro strumentale di Strauss, che pochi giorni dopo il suo completamento, attorno al 12 aprile 1945, scrisse nel suo diario privato: "Il periodo più terribile della storia umana è finito, un regno di dodici anni di bestialità, ignoranza e anti-cultura sotto il governo dei più grandi criminali, regno durante il quale i 2000 anni di evoluzione culturale della Germania hanno incontrato il loro destino”. Parole che rendono bene la sensazione palpabile di drammaticità, di angoscia, di sconvolgimento vitale, di riflessione su una civiltà irrimediabilmente perduta insita in “Metamorphosen”.
Info e Prevendite
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Biglietteria del Festival
Sala della Gran Guardia, Porta a Mare, Portoferraio. Aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30
Tel. +39 353 4121974
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