La ricca e variegata programmazione della 25esima edizione del festival “Elba Isola Musicale d’Europa” prosegue a ritmo serrato: nel weekend del 4 e 5 settembre sono in cartellone concerti dal sapore cameristico, mentre lunedì 6 tornerà il jazz, a Rio, con uno dei jazzisti italiani più amati dal grande pubblico, il trombettista Fabrizio Bosso.
Sabato 4 settembre (ore 18.30), alla Villa San Martino di Portoferraio, una delle due residenze elbane di Napoleone Bonaparte, si potrà assistere al secondo dei due appuntamenti dedicati, appunto, alle celebrazioni napoleoniche in corso e alla musica di Joseph Haydn, molto amato dallo stesso Napoleone. In scaletta il Quartetto op. 33 n. 2 e il Quartetto op. 76 n. 4 nell’esecuzione dei violinisti David Grimal, Liana Gourdjia e Aki Sauliére, del violista Sào Soulez Larivière e dei violoncellisti Raphael Bell e Konstantin Pfiz. Come intermezzo tra i due quartetti verrà eseguito il Duo per violoncello e contrabbasso di Gioachino Rossini, nell’interpretazione di Konstantin Pfiz e di Amerigo Bernardi (contrabbasso). Biglietti: 20 Euro, posto unico.
Il concerto si apre con uno dei Sei Quartetti dell’op. 33 detti “Russi”, scritti tra il 1781 e il 1782 e dedicati al granduca Pavel Petrovič, futuro Imperatore della Russia. Queste composizioni rappresentano un punto di svolta nella storia del quartetto e possono essere considerate i primi quartetti in perfetta forma classica. Nel più tardo Quartetto op.76 n.4, composto tra il 1796 e il 1797, con in nomignolo “Aurora”, Haydn raggiunse sonorità inedite per quattro strumenti, inventando temi, ritmi e giochi polifonici davvero stupefacenti. Il Duo di Rossini è un gioiello di estrema ingegnosità armonica e contrappuntistica che sfrutta in modo comico le possibilità dei due strumenti.
Domenica 5 settembre (ore 18.30), alla Villa Romana della Linguella di Portoferraio, gli archi del violinista belga Michael Guttam e della violoncellista cinese Jing Zhao si incroceranno con il pianoforte della fiorentina Alessandra Ammara, al suo esordio al festival elbano, nell’esecuzione del Trio op. 70 n. 1 “Geister” di Ludwig van Beethoven. Il concerto prevede, in apertura, il Sestetto del compositore ceco Erwin Schulhoff, interpretato da David Grimal, Aki Sauliére (violini), Georgy Kovalev e Sào Soulez Larivière (viole) e da Raphael Bell e Konstantin Pfiz (violoncelli). Biglietti da 20 a 25 Euro, ridotto 15 Euro (minori di 18 anni).
Il Trio op. 70 n. 1 “Geister” è uno dei pezzi di musica da camera più conosciuti e sorprendenti di Beethoven. È stato chiamato “Il Trio dei fantasmi”: anche se tale sottotitolo non è stato autorizzato dall’autore, esso corrisponde precisamente al contenuto musicale dell’opera, soprattutto del suo secondo movimento, Largo assai ed espressivo, cupo e misterioso, con altri due movimenti prima e dopo molto brillanti.
Precoce talento musicale, Erwin Schulhoff, considerato figura di raccordo tra la cultura tedesca e quella ceca, fu un grande comunicatore e si adoperò per diffondere la “musica nuova”. Il suo Sestetto ruota costantemente intorno al gioco di tre note che si rincorrono dando al Sestetto ora l’aspetto di un lavoro atonale, fluttuante, ora una maggiore centratura tonale. Il Sestetto contiene contrasti violenti e un montaggio quasi cubista e rimane un lavoro chiave nello sviluppo artistico di Schulhoff.
Lunedì 6 settembre (ore 21.15), per il terzo e ultimo concerto jazz della 25esima edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”, l’Anfiteatro del Parco Minerario di Rio ospiterà lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso, coadiuvato nell’occasione dall’organista Alberto Marsico e dal batterista Alessandro Minetto. Trio che renderà omaggio alla musica nera declinata nella sua variante Gospel e Spiritual. Biglietti: 20 Euro, posto unico.
Lo Spiritual Trio è uno dei progetti più affascinanti di Fabrizio Bosso, giunto ormai al terzo album e al decennale dall’incontro con l’organista Alberto Marsico e con il batterista Alessandro Minetto, da cui è nata questa formazione. Il primo album del trio, “Spiritual“ (2011), affrontava un repertorio radicato nella tradizione popolare nera (“Nobody Knows the Trouble I’ve Seen”, “Down By The Riverside”, “Whe the Saint go Marchin’ in”). In “Purple” (2013), secondo album della formazione, il trio ha invece scelto di esplorare ulteriormente quel mondo alla ricerca di un repertorio – tanto tradizionale che moderno – in cui potersi esprimere al meglio (“A Change is Gonna Come”, “Wide in the Water”, “Go Down Moses”). Con il terzo album, pubblicato a dicembre 2019 dal titolo Someday, il passaggio ulteriore è stato quello di ampliare ulteriormente la ricerca fra brani che, pur non provenendo dalla tradizione Spiritual, possano essere reinterpretati in quella chiave e, soprattutto, essere apprezzati nella sonorità ormai inconfondibile del trio (“Bridge Over The Trouble Water, Lawns, Someday We All Be Free). I concerti dello Spiritual Trio attraversano tutto il percorso mantenendo i brani più significativi dei diversi lavori discografici, in un gioco di equilibrio tra tradizione e innovazione, conducendo così gli ascoltatori in un viaggio pieno di scoperte e di emozioni.
Info e Prevendite
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Biglietteria del Festival
Sala della Gran Guardia, Porta a Mare, Portoferraio. Aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30
Tel. +39 353 4121974
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www.elba-music.it