Governatori erano chiamati i primi cittadini che dall’anno di fondazione nel 1548 si sono succeduti ad amministrare Portoferraio.
Questo è avvenuto fino al 1784.
In questo anno con la riforma delle amministrazioni locali voluta dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo la carica di primo cittadino prende il nome di Gonfaloniere.
Da allora viene distinta la funzione civico-amministrativa da quella militare.
Tutti uomini e tutti militari sono stati i governatori di Portoferraio.
Avevano la più grande autorità sia in campo militare che civile.
Erano per questo chiamati governatori militari e civili.
Erano nominati direttamente dal Granduca.
Al governatore era confidato il governo della piazza di Portoferraio direttamente dal “Serenissimo padrone e signore”.
Per questo viene il governatore anche chiamato con il termine Commissario perché a lui era affidato il governo della piazza.
Il concetto è bene definito in poche parole da Innocenzo Fazzi nel 1766:
“il governo di questa città e piazza vien confidato ad Governatore militare e civile a cui è dato un Auditore avanti al quale si agitano tutte le cause civili e criminali l’appello delle quali si porta ai Giudici di Rota di Firenze…”
(“Descrizione topografica dell’isola dell’Elba secondo il suo stato attuale attualmente fatta da Innocenzo Fazzi capitano nel corpo degl’ingeneri di S.A.R. al Sereneissimo Gran Duca di Toscsna d’ordine di SE il Sig Pr Conte Vincenzo degli Alberti consigliere attuale intimo di Stato e di guerra della prefata A.S.R. in congiuntura della sua commissione eseguite in Porto Ferraio nel marzo MDCCLXVI”
Innocenzo Fazzi. Manoscritto. Senza numero di pagina. 1766. Biblioteca comunale Portoferraio)
(Innocenzo Fazzi. Manoscritto. Prima pagina. 1766. Portoferraio biblioteca comunale)
Marisa Sardi scrive:
“Gli statuti cinquecenteschi di Portoferrio emanati nel 1574 non presentano una rubrica specifica sui compiti del commissario o governatore pro tempore, perché questo, come pure i capitani e gli altri rettori dello ‘stato e iurisdizione fiorentino’ era nominato direttamente dal granduca e rappresentava sul posto l’autorità del governo nei confronti delle amministrazioni locali e dei cittadini,secondo una norma consuetudinaria”.
(pg. 38 di “Gli statuti di Portoferraio (sec XVI)”. Marisa Sardi. Persephone editore. 2017)
Questo metodo di confidare, affidare l’autorità al governatore di Portoferraio inizia con Cosimo I de Medici e continua nei secoli successivi sia durante il dominio su Portoferraio della dinastìa medicea (1548-1737) che di quella asburgo lorenese. (1737-1859)
(VEDI FOTO DI COPERTINA - Ritratto di Cosimo I de Medici. Olio su tavola. Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino. 1560 circa. Galleria Sabauda. Torino)
Il governo è confidato, affidato probabilmente con giuramento rituale di fedeltà tramite un “contrasegno”, cioè una lettera scritta e firmata dal duca e poi sottoscritta dal governatore designato al quale tale lettera è consegnata da un “collaterale” del duca, come era solito fare il duca anche per incarichi diversi da quello di governatore, quali i capitani.
Così infatti scrive Cosimo, duca non ancora divenuto granduca, al capitano Ballotta il 19 dicembre 1548, pochi mesi dopo lo sbarco dei primi edificatori di Cosmopoli avvenuto nell’aprile dello stesso anno:
“Noi vi habbiamo deputato nostro castellano della Fortezza di alto,la quale vogliamo che da qui innanzi si chiami la Fortezza del Falcone, et similmente castellano et governatore della nostra Fortezza della Linguella et vi mandiamo per le mani di vecchia Alessi nostro collaterale il contrasegno di esse et voglimo che in sua mano il solito giuramento di fedeltà promettendo di tenere et conservare in ogni tempo et per ogni occasione dette fortezze et qualunque di esse per noi et a nostro nome,et per il nostro figlio primogenito che ha a succedere. Né darete o consegnerete dette fortezze o qualsivoglia di esse a persona alcuna di qualunque stato grado condizione si sia senza ricevrne prima da noi il contrasegno che è restato appresso di noi con lettere sottoscritte di nostra propria mano. Et perché detto collaterale et il pagatore vi diranno da nostra parte l’ordine che havete a seguire per la guardia et custodia di dete fortezze et il numero dè soldati che havete a tenere in qualunque di esse,però rimettendoci in questa parte a loro non vi diremo altro con la presente se non chè seguiate precisamente tutto quello che da loro vi sarà ordinato e comandato perché è così di mente nostra che si segua”.
(Archivio mediceo. Filza 12.c.152 bis recto. Archivio di stato di Firenze)
Il primo governatore di Portoferraio fu Francesco D’Antonio da Montauto nominato nel 1548, anno di fondazione di Cosmopoli.
Lo scrive Vincenzo Coresi del Bruno governatore di Portoferraio:
“Circa l’anno 1548 detto Stato di Piombino fu dall’Imperatore Carlo V posto nelle mani e sotto l’amministrazione della Gloriosa Memoria di Cosimo I dè Medici ,allora duca di Firenze, che mandò Commissario e Governatore nell’Isola dell’Elba Francesco D’Antonio da Montauto…”
(Archivio mediceo. Filza 1807. ”Negozi di Governo di Livorno e di Portoferraio 1704-1738”. Inserto n°28 anno 1738. Archivio di stato di Firenze)
Durante il mandato di questo primo governatore furono costruite le più grandi fortificazioni come la Stella e il Falcone, la darsena e i molini a vento.
Luca Antonio Carpani lo seguì, ”soldato molto esperto”, tenente colonnello. E’ sepolto nel duomo di Portoferraio davanti all’altare maggiore dove una epigrafe marmorea ne ricorda le virtù.
Esiste della Portoferraio di questi primi governatori una medaglia in bronzo del 1555 che è anche una delle più antiche rappresentazioni di Portoferraio.
La medaglia coniata è stata sicuramente approvata da Cosimo I de Medici che nel 1555 era padrone e signore di Firenze dove esercitava il potere assoluto con ferocia sin dal 1537 non avendo ancora ricevuto il titolo di granduca.
E’ interessante notare come la medaglia porta inciso ILVA RENASCENS che si legge nella parte superiore: il tutto è circondato dalla dizione “THUSCORUM ET LIGURUM SECURITATI ”. (vedi foto)
Dizione che sintetizza l’importanza che l’isola d’Elba, con la nascita della piazzaforte di Portoferraio e il suo porto nella darsena, assume nella seconda metà del secolo XVI quale baluardo a difesa della sicurezza della navigazione nel mar Tirreno.
Nella medaglia sono visibili le mura con il fronte di mare e di terra,la torre ottogonale della Linguella, due galee all’interno della darsena, forte stella e falcone.
(Medaglia in piombo. Rappresentazione tra le più antiche di Portoferraio. Anno 1555)
Marcello Camici