Erano gli anni della trasferta a Varese, sul lago di Monate, al seguito dell'equipaggio dei Vigili del Fuoco, impegnato nel campionato Italiano della FICSF.
Arriviamo quindi agli anni della Presidenza Frangioni della LNI. Marcello (Marcellone) subentrò al geometra Guidi nei primi anni ‘80. Tutto era già stato consolidato ed in parte anche conclamato con grande energia. Le regate del Palio remiero, le serate danzanti, gli ospiti più o meno famosi, le tavolate per Ferragosto e in ogni altra occasione buona per allestirne una, i tornei e le varie gare, molto probabilmente avevamo già creato le “Grigoliadi” e la “voga Longa”... mancavano solo i fuochi d'artificio finali, che non tardarono ad arrivare.
Non me ne vogliano gli altri, ma quegli furono gli anni nei quali piazza Padella (Traditi), via dell’Amore, via Roma e via della Campana (Ilario Zambelli) in un allineamento astrale evidentemente più che favorevole, presero il comando del Grigolo e della Lega Navale. “Marcellone” Presidente, Nanni e Giuliana, rispettivamente custode tuttofare e gestrice del bar, Mario Mellini loro aiutante in campo, Gaetano Donati allo sport e “Gargia” (Franco Cioni, detto anche Cangino) battitore libero con una particolare attenzione ai giovani e agli anziani, facendo scoppiare dalle risate i secondi quando, a noi ragazzi che allora eravamo alle prime armi con i fatti della vita, ci faceva da consulente. Nel Consiglio della Lega Navale Italiana c’erano anche il vigile urbano (la guardia) Paolo Pagnini, anche lui di Piazza “Padella” e il suo collega Piero Pietrolini, genero di Bruno Filippo, che faceva il tesoriere. Secondo me a quei tempi la LNI del Grigolo era una sorvegliata speciale da parte dei “Servizi segreti”, per le troppe infiltrazioni rional-popolari ,”piazzapadelline” soprattutto, presenti al suo interno. Spesso veniva Giancarlo Amore, all'epoca già esperto sub professionista e come tutti gli Amore appassionati di pesca e di mare e per questo grandi amici e ammiratori del “mi’ babbo”, specialmente lui e suo cugino Raffaello. Se non sbaglio fu proprio in quel periodo che Giancarlo mise la catenaria per il campo boe della Lega Navale.
Franco, il fratello di Giancarlo, purtroppo scomparso un po' di anni fa quando era ancora troppo giovane, già negli anni ‘70 era stato uno dei primi “velisti fai da te” del Grigolo. Mario Mellini si ricorda di lui facendo riferimento ad una vecchia Alpa S rossa con il nome “Reveille Panamà”, che negli anni ‘80 gli cedette Franco direttamente. [Progettata da Vittorio Lambardi nel 1956, l’Alpa Esse è stata una deriva di successo del famoso cantiere Alpa, veloce e manovrabile, NdR].
Michel Donati