Il congresso del sodalizio elbano dell'ANPI (una sessantina gli iscritti) in vista dell'assise nazionale dell'Ente Morale che ha come scopo la 'tutela e valorizzazione della memoria e dei valori della Resistenza' e la presentazione del libro del deputato PD Emanuele Fiano "Il profumo di mio padre. L'eredità di un figlio della Shoah", hanno caratterizzato l'ultimo fine settimana elbano di ottobre.
Il congresso dell'ANPI - al quale ha portato un saluto lo stesso On. Fiano - ha rilanciato le ragioni di un impegno da attualizzare sia sul versante di una più estesa applicazione dei principi costituzionali, che sul recupero di aspetti della memoria, sia generali, come l'appoggio alle visite scolastiche nei campi di concentramento nazisti, che più locali, legati alla memoria di figure tra le quali il riese Ilario Zambelli (Martire delle Fosse Ardeatine) o la figura di Pietro Gori, l'avvocato poeta anarchico socialista, tanto conosciuto a livello internazionale quanto bistrattato 'in patria' con lo sfregio di cancellargli l'intitolazione della piazzetta davanti il Municipio.
Una memoria che non dovrà ignorare anche i disastrosi lutti seminati all'Elba, in numero spaventoso, dalla guerra fascista con le stragi dei bombardamenti (tedeschi e alleati), dell'affondamento dello Sgarallino.
Memoria familiare, ma anche pubblica, il giorno dopo a MardiLibri, con la presentazione del libro dell'On. Emanuele Fiano dedicato al padre sopravvissuto al campo di sterminio; un'occasione per riflettere sui ricorsi della storia, sul rischio che, oggi come allora, il non dare risposte alle crisi economica sociale ambientale che ci avvolgono, costituisca le premesse per il desiderio di quell''uomo forte' che può fare a meno della democrazia, con tutti i suoi limiti.
CR