Si celebra oggi, 21 marzo, la Giornata Mondiale della Poesia. Questa "giornata" fu istituita dalla Conferenza generale dell'Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta nel 2000.
Nell'occasione pubblichiamo un poesia "per la Pace" di Nunzio Marotti
SE UN GIORNO
Se un giorno
chiamano i miei figli
- e forse anche me -
per la guerra.
Se un giorno
chiamano i figli per la guerra
racconterò
ancora una volta
che in coscienza
ho obiettato alle armi,
alla leva e pure alle spese,
e per 40 anni ho pensato e agito
secondo nonviolenza.
Dirò loro di ascoltare
ancora una volta
il racconto dei nonni,
dei patimenti e dell'odio
della guerra.
Alle madri dirò
ancora una volta:
voi che lasciate la vita fluire,
che con orrore la guardate scippata,
resistete
giocando a scacchi con la morte
per strapparle i figli della vita.
Qualcuno ha scritto:
non ci sarebbero guerre
se a combattere fossero i figli dei potenti,
magari dei fabbricanti di ordigni mortali.
Ancora una volta
dirò che la guerra è sciocca,
ma che è frutto
di scellerate scelte e omissioni
tue e mie.
Questa sciocchezza
divoratrice di carne e di storie.
Dirò ancora una volta: NO.
E aiuterò chi soffre e piange,
e mi farò daltonico o cieco
per non distinguere
il colore delle divise.
E pregherò, sì, pregherò.
Non per salvare i miei figli,
ma per ognuno di questa umanità.
Pregherò il Dio crocifisso:
non gli chiederò che intervenga
- non può varcare il limite
che ha posto,
creando,
alla sua onnipotenza.
Lo pregherò
perchè stia accanto ai crocifissi
di oggi e di sempre.
E sia consolazione
per le madri e i padri
e le spose e i figli
e le lacrime asciughi.
E pregherò
non per cambiare Dio
ma perché
il cuore di pietra che vede nemici
sia trasformato in cuore fraterno.
Pregherò per avere il coraggio
di una vita bella e buona,
risvegliando nostalgia
del fuoco
che è amore senza confini.
E affiderò il mondo all'Uomo risorto,
perché vivifichi quanto è morto,
rafforzi ciò che è debole,
attraverso il materno soffio di vita.
Nunzio Marotti