Il Sodoma di nuovo in compagnia del suo scopritore. E lui è di Poggio, il paese gemello di Marciana, due borghi secolari arroccati sulle pendici del Monte Capanne, circondati da castagni, che si affacciano sul mar Tirreno guardando verso nord. Lui, così legato al Sodoma, si chiama Paolo Ferruzzi, è un architetto, già docente di scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma. Sabato scorso è entrato, insieme al figlio Silvestre, pure lui architetto, nella chiesa dedicata a Maria Assunta, detta la Madonna del Monte, posta a 627 metri sul livello del mare.
Padre e figlio sono impegnati nel restauro artistico della parte iniziale dell'edificio religioso, risalente, nel suo nucleo originario, al 1300. Paolo guarda spesso, con entusiasmo e amore, l'affresco posto in alto sopra l'altare, proprio quello realizzato nel 1537 da Giovanni Antonio Bazzi detto Sodoma, un pittore i cui dipinti sono conservati nei musei più celebri del mondo.
Ferruzzi nel 1995 scoprì nella chiesa l'esistenza del prezioso affresco del pittore di Vercelli. "Anche allora avevo un incarico di restauro parziale ha detto ricordando l'evento, ad escursionisti del gruppo "Andar per sentieri", condotto da Renato Giombini, 22 persone capitate al romitorio proprio mentre i due esperti avviavano il restauro- ad un certo punto notai una macchia in alto sopra l'altare e pensai che fosse umidità. Presi la scala per vedere meglio. Altro che macchia, era una parte di intonaco che si era aperta. Senza dubbio ci erano state nel tempo varie pitturazioni. Qualcuno aveva dato più volte mani di vernice e una parte si era staccata e con mia grande sorpresa quindi notai che non era umidità e raschiando lievemente mi apparve un occhio dipinto. Andai a prendere dell'acqua e lavai la parte delicatamente per capire meglio e man mano oltre l'occhio apparve un volto di angelo. Istintivamente, quasi subito, mi viene da dire "Ma questo è il Sodoma". Non stavo più nella pelle e subito approfondii la ricerca sul posto ma poi anche a casa, facendo analisi storiche e sempre più trovavo conferme di quello che pensavo. Fu un momento che non dimenticherò mai".
È quindi adesso un altro restauro si sta per compiere, un percorso di recupero di oltre un anno, iniziato per volontà di don Gianfranco Bersani, parroco di Marciana, sostenuto da un Comitato pro Madonna del Monte (che ha uno spazio su facebook ndr), in cui di diritto entrano anche i Ferruzzi. Un grosso impegno che ha permesso di restaurare tutto l'edificio, nella parte esterna, tetto compreso, costato 150 mila euro. Ora i lavori all'interno, con le sue varie componenti artistiche, grazie a 23 mila euro offerti dalla Fondazione della Cassa di Risparmi di Livorno. Ferruzzi ha quindi tenuto una breve lezione di storia dell'arte, al gruppo di escursionisti che andavano a vedere i sentieri dei Mostri di Pietra che si snodano da quelle parti. Insieme al figlio hanno fatto quindi vedere i lavori alla cantoria in corso. Un restauro che va a completare un grande impegno, che potrò tornare utile anche per il maggio del 2014, quando si celebreranno i due secoli dalla presenza di Napoleone, esiliato sull'isola nel 1814, il quale sostò anche alla Madonna del Monte, proprio in quella lontana estate, dove incontrò l'amante Maria Walewska. La storia artistica e religiosa dell'Elba cresce e si fa bella.