Il vincitore della diciottesima edizione del Premio letterario La Tore isola d’Elba, previsto per sabato 23 luglio in piazza della Chiesa a Marciana Marina, che fu avviato con la sua libreria da Franco Semeraro con la consorte signora Lucia nel 2005 e che poi si è avvalso della amichevole collaborazione dell’Hotel Gabbiano Azzurro, è Massimo Gramellini.
Scrittore, saggista, giornalista e conduttore televisivo di successo, Gramellini ha legato emozionalmente il suo pubblico a sé stesso con il romanzo ‘Fai bei sogni’ (Longanesi, 2012), dal quale Marco Bellocchio ha tratto uno splendido film. Massimo Gramellini è nato il 2 ottobre 1960 a Torino. Nonostante lo scrittore sia nato a Torino, la sua famiglia era originaria della Romagna. Dopo aver conseguito il diploma di liceo classico presso l’Istituto San Giuseppe, nel 1985 decise di lasciare il mondo universitario e di iniziare a collaborare con il Corriere dello Sport, dando avvio alla sua carriera giornalistica. Assunto, un anno più tardi, come praticante al "Giorno", sempre nella redazione sportiva, ha l'opportunità di raccontare in maniera dettagliata il primo scudetto di Silvio Berlusconi alla guida del Milan e di seguire i più importanti tornei di tennis del mondo dal vivo. Gramellini nell'inverno del 1988 si sposta a Roma, per lavorare nella redazione locale de "La Stampa": spesso, però, si trasferisce a Napoli, soprattutto per seguire la vita calcistica ed extra-calcistica di Diego Armando Maradona. Scrive di sport anche durante i Mondiali di Italia '90: anzi, è proprio un suo articolo riguardante Gianluca Vialli che induce la Nazionale azzurra a intraprendere un silenzio-stampa. Nel 1991, poi, il giornalista torinese lascia il mondo dello sport per dedicarsi alla politica e diventare corrispondente della "Busiarda" da Montecitorio: ha modo di raccontare i protagonisti di Mani Pulite, e narrare in prima persona la morte della Prima Repubblica e la nascita della Seconda. Sposatosi con Maria Laura Rodotà, nel 1993 viene scelto come inviato speciale per le cronache da Sarajevo. Gramellini nell'inverno del 1988 si sposta a Roma, per lavorare nella redazione locale de "La Stampa": spesso, però, si trasferisce a Napoli, soprattutto per seguire la vita calcistica ed extra-calcistica di Diego Armando Maradona. Scrive di sport anche durante i Mondiali di Italia '90: anzi, è proprio un suo articolo riguardante Gianluca Vialli che induce la Nazionale azzurra a intraprendere un silenzio-stampa. Nel 1998 Massimo Gramellini fa ritorno a Milano, questa volta per dirigere il settimanale de "La Stampa", Specchio, su cui cura la rubrica "Cuori allo Specchio", una sorta di posta del cuore. Dopo essersi spostato ancora a Roma, il 12 ottobre del 1999 inaugura una rubrica il "Buongiorno" che compare in taglio basso sulla prima pagine della "Stampa", a commento di un avvenimento importante della giornata. Lasciata Roma nell'ottobre 2005, Gramellini torna finalmente a casa, a Torino, nominato vice-direttore del quotidiano piemontese. Poco dopo, inizia a collaborare con "Che tempo che fa", la trasmissione di Fabio Fazio in onda su Raitre, per la quale ogni sabato sera elenca e commenta le notizie più importanti di giorni precedenti. Dopo il già citato "L'ultima riga delle favole", primo romanzo che ha venduto più di 250 mila copie in Italia, pubblica a marzo del 2012 "Fai bei sogni", che in meno di due mesi raggiunge il mezzo milione di copie vendute. La sua opera letteraria, in ogni caso, comprende numerosi altri volumi: tra gli altri si segnalano "1994 colpo grosso" (scritto con Curzio Maltese e Pino Corrias e pubblicato per Baldini & Castoldi), "Ci salveranno gli ingenui" (uscito nel 2007 per Longanesi) e "La patria, bene o male" (scritto da Carlo Fruttero e pubblicato nel 2010 da Mondadori). Dopo aver trascorso 28 anni alla Stampa, il 21 gennaio 2017 saluta i suoi lettori con un ultimo "Buongiorno". Dal successivo 13 febbraio collabora al "Corriere della Sera" come editorialista, e con una rubrica quotidiana intitolata "Il caffè". Conduce con successo dal 2016 il programma “Le parole” ogni sabato su Raitre in prima serata. L’opera del premio 2022 è stata assegnata al maestro Walter Puppo che ha realizzato una sua cellula particolare, dedicata al dramma ucraino. Il Premio letterario La Tore Isola d’Elba è promosso da Franco e Lucia Semeraro e dall’Hotel Gabbiano Azzurro, nonché patrocinato dal Comune di Marciana Marina con la partecipazione della Pro-Loco marinese e vede anche quest’anno la sponsorizzazione di Acqua dell’Elba che acquisterà il quadro-premio di Puppo. Condurrà la serata come di consueto la dott.ssa Lucia Soppelsa e non mancherà il consueto omaggio del dott. Marcello Bruschetti, presidente di Enoglam EVO
Jacopo Bononi-Franco Semeraro
Comitato promotore del Premio letterario la Tore
Motivazione del premio
Per la sua complessa attività di giornalista prima sportivo poi in qualità di notista politico ed editorialista, tramite anche rubriche quotidiane molto seguite dai suoi estimatori, tra queste Cuori allo Specchio su Specchio, il Buongiorno su La Stampa e Il caffè su il Corriere della Sera. Per la sua attività di saggista sia su temi calcistici sia su temi storici, attraverso anche la collaborazione con altri importanti studiosi e saggisti. Per la sua partecipazione e la cura di programmi televisivi di grande successo come ‘Che tempo che fa’ in co-conduzione con Fabio Fazio e negli ultimi anni il seguitissimo programma del sabato sera ‘Le parole’. Per la sua produzione letteraria di romanzi legati a tematiche estremamente delicate e in parte autobiografiche, attraverso cui ha stabilito un collegamento diretto con i suoi lettori. Per in particolare il best seller ‘Fai bei sogni’, dal quale è stato tratto un film di grande qualità per la regia di Marco Bellocchio. Per la sua complessiva figura di ‘uomo di cultura’ che ha saputo fornire sempre una visione nitida e attenta dei fatti e delle vicende nazionali ed internazionali, nonché affrontare tramite la narrativa temi sensibili e innovativi, stabilendo col suo pubblico una forte e duratura empatia.
Biografia
Massimo Gramellini è nato il 2 ottobre 1960 a Torino. Nonostante lo scrittore sia nato a Torino, la sua famiglia era originaria della Romagna. Dopo aver conseguito il diploma di liceo classico presso l’Istituto San Giuseppe. Nel 1985 decise di lasciare il mondo universitario e di iniziare a collaborare con il Corriere dello Sport, dando avvio alla sua carriera giornalistica. Assunto, un anno più tardi, come praticante al "Giorno", sempre nella redazione sportiva, ha l'opportunità di raccontare in maniera dettagliata il primo scudetto di Silvio Berlusconi alla guida del Milan e di seguire i più importanti tornei di tennis del mondo dal vivo. Gramellini nell'inverno del 1988 si sposta a Roma, per lavorare nella redazione locale de "La Stampa": spesso, però, si trasferisce a Napoli, soprattutto per seguire la vita calcistica ed extra-calcistica di Diego Armando Maradona. Scrive di sport anche durante i Mondiali di Italia '90: anzi, è proprio un suo articolo riguardante Gianluca Vialli che induce la Nazionale azzurra a intraprendere un silenzio-stampa. Nel 1991, poi, il giornalista torinese lascia il mondo dello sport per dedicarsi alla politica e diventare corrispondente della "Busiarda" da Montecitorio: ha modo di raccontare i protagonisti di Mani Pulite, e narrare in prima persona la morte della Prima Repubblica e la nascita della Seconda. Sposatosi con Maria Laura Rodotà, nel 1993 viene scelto come inviato speciale per le cronache da Sarajevo. Gramellini nell'inverno del 1988 si sposta a Roma, per lavorare nella redazione locale de "La Stampa": spesso, però, si trasferisce a Napoli, soprattutto per seguire la vita calcistica ed extra-calcistica di Diego Armando Maradona. Scrive di sport anche durante i Mondiali di Italia '90: anzi, è proprio un suo articolo riguardante Gianluca Vialli che induce la Nazionale azzurra a intraprendere un silenzio-stampa. Nel 1998 Massimo Gramellini fa ritorno a Milano, questa volta per dirigere il settimanale de "La Stampa", Specchio, su cui cura la rubrica "Cuori allo Specchio", una sorta di posta del cuore. Dopo essersi spostato ancora a Roma, il 12 ottobre del 1999 inaugura una rubrica ancora oggi di grande successo: è il "Buongiorno" che compare in taglio basso sulla prima pagine della "Stampa", a commento di un avvenimento importante della giornata. Lasciata Roma nell'ottobre 2005, Gramellini torna finalmente a casa, a Torino, nominato vice-direttore del quotidiano piemontese. Poco dopo, inizia a collaborare con "Che tempo che fa", la trasmissione di Fabio Fazio in onda su Raitre, per la quale ogni sabato sera elenca e commenta le notizie più importanti di giorni precedenti. Dopo il già citato "L'ultima riga delle favole", primo romanzo che ha venduto più di 250 mila copie in Italia, pubblica a marzo del 2012 "Fai bei sogni", che in meno di due mesi raggiunge il mezzo milione di copie vendute. La sua opera letteraria, in ogni caso, comprende numerosi altri volumi: tra gli altri si segnalano "1994 colpo grosso" (scritto con Curzio Maltese e Pino Corrias e pubblicato per Baldini & Castoldi), "Ci salveranno gli ingenui" (uscito nel 2007 per Longanesi) e "La patria, bene o male" (scritto da Carlo Fruttero e pubblicato nel 2010 da Mondadori). Dopo aver trascorso 28 anni alla Stampa, il 21 gennaio 2017 saluta i suoi lettori con un ultimo "Buongiorno". Dal successivo 13 febbraio collabora al "Corriere della Sera" come editorialista, e con una rubrica quotidiana intitolata "Il caffè". Conduce con successo dal 2016 il programma “Le parole” ogni sabato su Raitre in prima serata.
Opere
1994 colpo grosso, con Pino Corrias e Curzio Maltese, Milano, Baldini & Castoldi, 1994
Compagni d'Italia, Milano, Sperling & Kupfer, 1997
Buongiorno. Il meglio o comunque il meno peggio, Torino, La Stampa, 2002
Buongiorno Piemonte, Scarmagno, fotografie di Livio Bourbon, Priuli & Verlucca, 2005
Buongiorno Montagne Olimpiche, Scarmagno, Priuli & Verlucca, 2006
Buongiorno Liguria, fotografie di Livio Bourbon, Scarmagno, Priuli & Verlucca, 2007
Granata da legare, Ivrea, Priuli & Verlucca, 2006
Ci salveranno gli ingenui, Milano, Longanesi, 2007
Toro. I migliori derby della nostra vita, Scarmagno, Priuli & Verlucca, 2007
Cuori allo specchio, Milano, Longanesi, 2008
Buongiorno. Dieci anni, Torino, La Stampa, 2009
L'ultima riga delle favole, Milano, Longanesi, 2010
La patria, bene o male, con Carlo Fruttero, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2010
Fai bei sogni, Milano, Longanesi, 2012
La magia di un buongiorno, Milano, Longanesi, 2014
Avrò cura di te, con Chiara Gamberale, Milano, Longanesi, 2014
Prima che tu venga al mondo, Milano, Solferino, 2019