A meno di un anno dalla sua nascita, avvenuta l’ 11 giugno 2021, la Fondazione Italo Bolano si presenta ai soci con la prima Assemblea generale che si terrà sabato, 30 aprile alle ore 16 presso la galleria dell’Open Air Museum a San Martino.
Sarà il secondo obiettivo raggiunto in meno di un anno da questa “giovane” Fondazione nata dal desiderio di Alessandra Ribaldone di portare avanti l’opera di Italo Bolano, fondata nel 1964, in un podere del padre abbandonato per la crisi dell’agricoltura del dopoguerra, nella Valle di San Martino. Qui il giovane artista elbano per amore dell’arte, della cultura ma in primis della sua amata Isola costituiva un Centro d’arte che oggi si chiama Open Air Museum Italo Bolano, “un luogo dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere e lavorare, dove tutti possono organizzare manifestazioni culturali comprese quelle teatrali. Un luogo inoltre dove l’uomo, avendo conosciuto i suoi limiti, cerca l’incontro con i suoi simili e meditando sulla natura e sull’arte può iniziarsi alla conoscenza”. (I.B., 1969).
Questo era e rimane lo scopo primario di quello che negli anni è diventato anche uno splendido giardino, lussureggiante di essenze mediterranee, un’oasi di pace dove, nella calura e nella confusione della concitata estate sull’Isola, il visitatore può concedersi momenti di tranquillità a contatto con la natura e con le opere d’arte create dall’ingegno e dal cuore dell’artista, all’ombra dei grandi pini che contano mezzo secolo, accompagnato dal canto di tanti uccelli.
Questo luogo, realizzato con tanti sacrifici fisici ed economici, non poteva scomparire dopo la “partenza” dell’artista, avvenuta il 17 settembre 2020; così Alessandra ha raccolto attorno alla Fondazione un folto gruppo di “amici” dell’arte e dell’Elba per portare avanti questo sogno. Sabato 30 aprile questo primo gruppo, che entusiasticamente ha già raggiunto quasi 100 aderenti, si riunirà in presenza e on line nella Galleria del Museo per celebrare il momento più importante di ogni Ente, l’Assemblea generale.
Il primo obiettivo, raggiunto in ordine temporale, è avvenuto venerdì 22 aprile scorso, a Prato, dove Bolano passava i suoi inverni creando le sue opere su tela, carta, ceramica, acciaio e vetro dallas grazie ai laboratori d’arte e ai bravissimi artigiani collaboratori, il laboratorio ceramico di Marco Tombelli, a Montelupo Fiorentino e l’officina meccanica specializzata di Lorenzo e Giuseppe Maniaci e Ottone Albore a Prato.
Lo Studio di Italo a Prato, dopo un inverno di intenso lavoro, è diventato un “Open Studio Italo Bolano”, un luogo di ricerca e di incontro tra generazioni, dedicato sia alla conoscenza del patrimonio artistico e umano del grande maestro scomparso sia al dialogo e al confronto con i nuovi linguaggi contemporanei.
L’eredità che l’artista ha lasciato è tanto vasta e profonda che non poteva restare nascosta né dimenticata, e chiede oggi di essere condivisa, soprattutto con i giovani, a cui Italo aveva dedicato tanti anni d’insegnamento, gli ultimi venti dei quali proprio a Prato.
L’Open Studio è stato inaugurato alla presenza di un grande pubblico, del Sindaco di Prato Matteo Biffoni e dell’Assessore alla Cultura Simone Mangani e ha aperto le sue porte con una retrospettiva del maestro elbano dal titolo Viaggio nel blu, una metafora per indicare il suo ultimo viaggio con una selezione di opere inedite datate 2019, a cui l’artista si dedicò sino alla fine. La seconda parte di queste opere sarà esposta nella Galleria del Museo di San Martino in una mostra con lo stesso titolo, a creare un “ponte” ideale tra i due luoghi d’arte, Prato e l’Elba. La mostra è stata curata dalla storica dell’arte Erica Romano, che sarà anche la curatrice dello spazio di Prato e la Direttrice artistica del Museo di San Martino, che è entrato recentemente a far parte dello SMArT, Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano. Il primo maggio il Museo aprirà ufficialmente i suoi cancelli e questa mostra sarà visitabile fino al 15 giugno. Durante l’Assemblea di sabato verrà anche presentato il programma per la stagione estiva al quale rimandiamo per ulteriori informazioni.