Salve Alessandra Ribaldone,
sono l'"orco cattivo", ho letto il tuo articolo; chi non conosce come stanno effettivamente le cose non potrebbe che essere d'accordo con te. Ma le cose non stanno come tu le descrivi.
Ho gia spiegato quale sia la verità con un paio di commenti su Facebook e sul gruppo dei commercianti di Procchio (Per il bene di Procchio). Sarebbe bastato da parte tua verificare con più attenzione quello che ti è stato raccontato per avere una visione più completa di come stanno effettivamente le cose.
Nella tua favoletta ci sono fatti veri (l'accenno ai "pittori delle dune") ed altri completamente inventati. Dovresti fare più attenzione a chi ti racconta "storie".
Prima di arrivare al dunque, che penso sarà interessante per te, faccio una piccola premessa.
L'orco cattivo da anni ha installato davanti al proprio negozio un "mosaico" del maestro ceramista Roberto Polidori titolare di una famosa scuola-atelier di ceramica a Pitigliano. A spese proprie, solo per il gusto del bello, per dare un contributo alla valorizzazione del cosiddetto "Salotto di Procchio".
Sempre questo essere ignobile ha posizionato per 20 anni sul marciapiede del Salotto
2 stupende statue lignee alte 1 metro raffiguranti leoni che tu, se sei passata da Procchio, sicuramente avrai notato e che erano la gioia dei bambini, dei locali e dei turisti che spesso si fotografavano accanto ad essi. Erano splendidi, purtroppo me li hanno rubati l'anno scorso. Una perdita importante per il paese (ed anche per me).
Ma veniamo al dunque. Tu descrivi "l’abbandono e la tristezza di un luogo dimenticato da tempo" ed è vero, ed è proprio per questo motivo, per riqualificare quella stradina (non è una piazzetta) che l'orco cattivo decise di far dipingere quella parete dal pittore fiorentino Tiziano Maffei che io conoscevo dai miei trascorsi fiorentini e che in quel periodo (era l'anno 2000) bazzicava l'isola. Gli feci vedere la collocazione (il muro) e parlammo del soggetto. L'idea che partorimmo insieme fu quella di un murales che ricreasse gli scorci urbani che si possono vedere camminando nelle stradine dei paesi collinari dell'Elba (Poggio, Marciana, ...) evitando i paesaggi marini inflazionati con le onde, le barchette, lo skyline della Guardiola, le palme.
Così passammo una giornata a giro per l'isola fotografando vicoli, scalinate e vecchie case per avere qualche spunto.
Dopo qualche giorno Tiziano mi mostrò uno schizzo di quello che intendeva fare che io ovviamente approvai immediatamente.
Così in 2/3 settimane il murales fu eseguito ed inaugurato destando scalpore ed ammirazione nella nostra piccola comunità.
Passano gli anni ed il murales si deteriorò in alcuni punti ed è ora che interviene Barbara: fu lei a chiedermi se poteva fare un murales su quel muro. Io gli risposi che se voleva avrebbe potuto RESTAURARE il lavoro del Maffei però lasciandone inalterato il disegno. Lei accetto ma non mantenne la promessa: utilizzando il disegno precedente stravolse completamente l'opera riempiendola di rose dei venti, meridiane, il mare con lo sfondo della Guardiola e frasi leziose, il tutto più adatto ad un cartellone pubblicitario. Per di più cancellò la firma del vero autore (Tiziano Maffei 2000) che era posizionata in basso a destra sostituendolo con la sua (in basso a sinistra) appropriandosene la paternità. Adesso non voglio mettermi a parlare di arte, è un argomento molto difficile, pensa a Van Gogh, completamente ignorato da vivo e poi dopo la morte innalzato sugli altari.
Io personalmente sono rimasto per ore a girare intorno al David di Donatello al museo del Bargello senza trovare la forza di andarmene (mi è successo anche al museo nazionale di arte antica ad Atene davanti al cavallo e fantino di capo Artemisio) ed al contrario confesso nessuna emozione alla mostra di Mirò all'Orsanmichele rimpiangendo il prezzo del biglietto!
Fatto sta che l'anno successivo per non vederlo più feci fare un dipinto su tela di m. 6x3 per coprire quel dipinto che tutte le volte che lo vedevo mi faceva venire la sindrome di Stendhal alla rovescia.
Quel murales è rimasto tappato per 3 anni (salvo l'inverno quando smontavo la tela per non farla deteriorare).
Quest'anno mi occorreva l'esigenza di montare su quel muro una tenda estensibile ombreggiante per cui non potevo più montare la mia tela (che conservo a casa ma che potrei riutilizzare ridimensionandola) ed il cartellone pubblicitario non avrebbe più avuto alcun senso, nel bene e nel male. Per di più avevo l'idea di usare lo spazio ora utilizzabile per fare qualcos'altro che non ho ancora ben definito.
Ho subito attacchi volgari ed offensivi su Facebook, ho risposto spiegando più o meno le stesse cose che ho sopra descritto ma purtroppo Fb è diventato un luogo frequentato da una molti (non tutti ma molti) scalmanati leoni da tastiera (sono 4 anni che per questo motivo non frequento più quella comunità) però il passaggio a fonti di informazione giornalistica non lo tollero.
Non ho nessuna voglia di intraprendere azioni legali, non è nelle mie corde, sono un pacifista, non amo le beghe e non vorrei perdere tempo ed energie per una scemata però per onestà intellettuale e per giustizia ti chiedo di pubblicare questo mio commento con la stessa visibilità con cui è stato pubblicato il tuo articolo. Ti dovessero servire chiarimenti sono a tua disposizione, puoi rintracciarmi facilmente;
come puoi constatare malgrado la mia "irritazione" sono una persona ragionevole e paziente ma tutto c'è un limite.
P.S. Sarebbe interessante sapere quale è la fonte grazie alla quale hai redatto questo articolo
Stefano Massai
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Il curriculum di TIZIANO MAFFEI
Nasce a Scandicci (Firenze) il 29 agosto 1950 da una famiglia in cui si coltiva l'amore per tutte le forme della pittura e dell'artigianato artistico.
Studia e si diploma al rinomato Istituto Statale d'Arte di Firenze, e li la sua tecnica si specializza pur restando ancorato ad uno stile classico.
Sarà la scelta avvenuta nel 1978, di lasciare la città natale per abbracciare la natura e l'isolamento dell'Isola d'Elba, a dare una svolta alla sua ispirazione che diviene originale e solare.
Poi nel 2000 l'artista si trasferisce in Trentino, dove a modo di calarsi completamente in una natura magica, incontaminata e perfettamente in antitesi con il mare da cui a tratto inspirazione fino ad allora.
Dal 2010 al 2012 va ad abitare a poche centinaia di metri dalla casa Natale del grande Leonardo da Vinci nel paese omonimo in provincia di Firenze.
Infine si stabilizza ad Aulla in Lunigiana (Massa Carrara) tra le montagne ed il mare.
Dal 1970 al 2015 ha partecipato a centinaia di mostre tra personali, collettive e concorsi ricevendo sempre particolari apprezzamenti da parte del pubblico e della critica.
Fino a Dicembre 2015 ha abbellito con il suo estro artistico, case, alberghi, ristoranti, vie, piazze, realizzando 620 MURALES sparsi per l'Italia.
Molte delle sue opere si trovano riportate come illustrazioni in 7 pubblicazioni letterarie e 3 CD.
Nella foto il dipinto originale di Tiziano Maffei