Il 27 gennaio si configura come un evento istituzionale che sollecita gli adulti nel tramandare il ricordo della tragedia dell’Olocausto agli studenti e alle studentesse così come ai nostri figli e alle nostre figlie. Raccontare la Shoah è una sfida etica e morale che occorre raccogliere, è una responsabilità ed un dovere della comunità intera; le nuove e nuovissime generazioni hanno il diritto alla verità storica, per quanto brutale.
Nonostante la cinematografia e la bibliografia sull’argomento aumentino di anno in anno, persiste negli adulti, genitori o insegnanti che siano, una difficoltà nell’approccio all’insegnamento o alla spiegazione di un argomento tanto complesso e crudele, soprattutto con i bambini e le bambine più piccole.
Gli albi illustrati offrono in tal senso un grande aiuto, grazie ai tanti livelli di lettura, grazie al potere delle illustrazioni e la loro forte capacità di coinvolgere e spiegare, spesso più di una parola, anche l’indicibile.
Senza pretese di esaustività, vi propongo un elenco di 10 albi illustrati, per avvicinare i bambini e le bambine con gradualità e delicatezza alla tragedia dell’Olocausto, attraverso le voci dei personaggi che parlano di emarginazione, esclusione, separazione. Ho scelto dei libri che non affrontassero in maniera diretta la morte intesa come sterminio di massa, privilegiando invece narrazioni e conclusioni caratterizzate da vicinanza, collaborazione, sopravvivenza e speranza.
Le descrizioni degli albi illustrati sono nella maggior parte dei casi semplici e fedeli rielaborazioni di quelle fornite dalle case editrici. L’età di lettura suggerita è invece una mia personale valutazione, che spesso e volentieri si discosta da quanto proposto dalle case editrici, elaborata tenendo conto della mia esperienza personale e professionale.
Buona lettura.
Linda Del Bono
Vietato agli elefanti, Lisa Mantchev, Giunti Editore, 2017, 32 pagine. Età di lettura: da 5 anni.
Oggi al Club degli Animali si festeggia la Giornata del cucciolo. Ma se il tuo amico a quattro zampe è un piccolo elefante, può essere un problema: al Club sono ammessi gatti, cani, pesci... ma l'ingresso è vietato agli animali un po' fuori dal comune. La soluzione è fondare un nuovo club... dove tutti sono i benvenuti! Un tenero albo illustrato che celebra il potere dell'amicizia.
La Shoah spiegata ai bambini. La misteriosa scomparsa di aghi e spille dalla bottega dei fili di Nuvoletta Gentile, Paolo Valentini, Becco Giallo, 2016, 24 pagine. Età di lettura: da 5 anni.
Nella Bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa. Fino all'arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio. Questo libro è uno strumento per cominciare a parlare della Shoah con i più piccoli.
L’orsetto di Fred, Iris Argaman, Gallucci, 2017, 48 pagine. Età di lettura: da 7 anni.
La storia dell'Orsetto e del suo padroncino Fred, il racconto di un'amicizia profonda negli anni tragici della Seconda guerra mondiale. A narrarla è proprio l'Orsetto, che per tutto il tempo ha tenuto compagnia al bambino dalla tasca del cappotto o sul davanzale di una finestra. Da lui apprendiamo come e perché i genitori di Fred furono costretti a nascondere il figlio (e con lui l'Orsetto) presso altre famiglie, del loro lungo peregrinare e della persecuzione nazista degli ebrei. Entrambi sono sopravvissuti alla Shoah. Fred ha poi lasciato l'Olanda e da allora vive negli Stati Uniti. L'Orsetto dà testimonianza della sua storia di sopravvissuto allo Yad Vashem, il memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme.
La portinaia Apollonia, Lia Levi, Orecchio Acerbo, 2005, 24 pagine. Età di lettura: da 7 anni.
Questa è la storia di un bambino che si chiamava Daniel e di una portinaia di nome Apollonia. La portinaia Apollonia portava occhiali con i vetri grossi. I suoi occhi sembravano pesci grigi in un acquario". Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città dove comandano i soldati cattivi. Papà non c'è. Mamma lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è la portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di tutto. Finché un giorno scopre che anche una “strega” certe volte può salvare un bambino.
La città che sussurrò, Jennifer Elvgren, Giuntina, 2015, 32 pagine. Età di lettura: da 8 anni.
Anett scopre che nello scantinato della sua casa si nasconde una famiglia di ebrei. Anche se scendere le scale buie dello scantinato le fa un po' paura, è lei a portar loro da mangiare oltre a tutte le cose di cui hanno bisogno. Così conosce Carl, un bambino come lei, con cui fa presto amicizia. La famiglia di Carl sta aspettando una notte di luna piena per raggiungere il porto e fuggire in Svezia, ma le nuvole non vogliono diradarsi ed è troppo buio per scappare. Finché ad Anett non viene in mente un'idea geniale per salvare il suo amico Carl dai soldati nazisti che si stanno avvicinando sempre di più. Ma per metterla in pratica dovrà coinvolgere l'intero villaggio e soprattutto non fare troppo rumore ... Questa storia, fatta di coraggio e solidarietà, è basata su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, un episodio che tiene accesa fino ad oggi la luce della speranza nella bontà umana.
Il gelataio Tirelli, Tamar Meir, Gallucci, 2018, 36 pagine. Età di lettura: da 8 anni.
Il gelataio Tirelli amava il gelato come un bambino. Così aprì una gelateria a Budapest. Ma quando i nazisti invasero la città, decise di fare qualcosa di ancora più buono... Un libro sul valore del coraggio, dell'amicizia e dell'aiuto reciproco che si basa su fatti realmente accaduti.
Tutte le mie mamme, Renata Piątkowska, Giuntina, 2019, 48 pagine. Età di lettura: da 9 anni.
Ma quante mamme si possono avere?! Io ne avevo già quattro. Quella vera, che era rimasta nel ghetto; la mamma Maria a Varsavia; la mamma Ania a Otwock; e infine la mamma Irena, che mi ha aiutato per tutto quel tempo e alla quale avevo promesso di ubbidire sempre. Il piccolo Szymon vive rinchiuso con la mamma nel ghetto di Varsavia. Un giorno, alla porta di casa bussa l’infermiera Jolanta e convince la mamma ad affidarle Szymon, salvandolo così da una morte pressoché certa. Szymon, dopo essere stato portato fuori dal ghetto con grande rischio, verrà nascosto presso varie famiglie e riuscirà a sopravvivere grazie al coraggio delle nuove mamme che di volta in volta lo accoglieranno. Solo dopo molti anni Szymon Bauman verrà a sapere che l’infermiera Jolanta in realtà si chiamava Irena Sendler e che oltre a lui ha salvato dallo sterminio tanti altri bambini ebrei.
L’albero di Anne, Irène Cohen-Janca, Maurizio A. Quarello, Orecchio Acerbo, 2013, 36 pagine. Età di lettura: da 10 anni.
Un ippocastano, in un cortile fra i canali di Amsterdam. Sotto la corteccia tanti ricordi. Ma di una ragazzina - Anne il suo nome - il ricordo più vivo. La intravedeva curva a scrivere, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. A volte però il suo sguardo si fermava sui rami dell'ippocastano. E allora il suo sorriso illuminava quegli anni bui della guerra. Fino a quando un gruppo di soldati la portò via. Oggi, sotto la corteccia di quel vecchio albero, insieme coi ricordi, si sono intrufolati funghi e parassiti. E alla fine non ce l'ha fatta. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank.
Il volo di Sara, Lorenza Farina, Fatatrac, 2017. Età di lettura: da 10 anni.
L'incontro lieve tra una bambina e un pettirosso in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale è il tema di questo libro. Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica perché la Shoah è una cosa troppo crudele per una bambina.
La città della stella, Sebastiano Ruiz Mignone, Edizioni gruppo Abele, 2015, 64 pagine. Età di lettura: da 10 anni.
Honza è un ragazzo di quattordici anni, "l'età dei giochi". Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall'affetto di uno zio che si occupa di loro. A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle. Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra.