S.M.Ar.T, di cosa si tratta e quali sono stati i primi atti?
Si tratta di un Sistema aperto al quale possono aderire soggetti pubblici e privati. Ne fanno parte, in tutto, 14 musei, 3 aree archeologiche, le case del Parco, e molti luoghi di interesse e monumenti musealizzati.
E' una realtà nata alla fine del 2020 che inaugura, in un certo senso, una nuova epoca per i musei delle isole toscane, che prima di SMART non erano mai stati uniti sotto un’unica realtà.
Un sistema museale per la prima volta istituito che vede anche una direzione scientifica.
Nel caso particolare dell’Arcipelago, un sistema museale può davvero fare la differenza: là dove in altri contesti la parcelizzazione in piccoli musei potrebbe essere una debolezza qui può rappresentare essere un valore originale e concreto per il legame con i luoghi e per progetti di rete.
Chi ne fa parte a tutt'oggi?
Il sistema comprende nove comuni: Campo nell’Elba, Capraia Isola, Isola del Giglio, Marciana, Marciana Marina, Capoliveri, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio, e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano. É un un sistema museale di tipo territoriale, al quale possono fare richiesta di adesione tutte le realtà museali dell’arcipelago, sia pubbliche che private. Dal 2022, ad esempio, ne fanno parte anche l’Open Air Museum Italo Bolano e il Museo di storia pianosina.
Quali progetti sono stati realizzati o avviati nell' anno appena trascorso sotto la sua direzione?
Il risultato più importante e prestigioso ottenuto in questo primo anno è senza dubbio la Qualifica di “Museo di rilevanza regionale”.
Un obiettivo che come direttrice mi ero imposta di raggiungere e per il quale, insieme alle varie Amministrazione ai componenti del Comitato Scientifico di SMART abbiamo perseguito con convinzione.
Con Decreto Dirigenziale n. 23211 del 2022, la Regione Toscana ha riconosciuto alla Pinacoteca Civica Foresiana di Portoferraio e al MuM (Museo Mineralogico Luigi Celleri) di S.Piero la qualifica di musei di rilevanza regionale e, di conseguenza, l’accreditamento per le due strutture al Sistema Museale Nazionale: la rete dei luoghi della cultura più importanti d’Italia.
Questo rilevante accreditamento, attraverso quali scelte gestionali è stato possibile?
Si tratta di un riconoscimento importantissimo, che premia nel migliore dei modi un percorso complesso finalizzato alla valorizzazione e al rilancio dei musei afferenti al Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano che ha visto, in questo primo anno di attività, alcune scelte indispensabili per l’ottenimento di questa prestigiosa qualifica fra cui: l’individuazione di un direttore scientifico della rete, l’aggiornamento e l’approvazione dei regolamenti dei musei stessi sulla base delle ultime normative vigenti, l’estensione dell’orario di apertura dei siti culturali, esposizioni e collaborazioni scientifiche con altri enti e istituti culturali (Università di Pisa, Gallerie degli Uffizi e molti altri), e l’avvio di una serie di progetti migliorativi per la fruizione finalizzati all’accessibilità museale (video guide con la lingua dei segni, audio guide, prenotazioni delle visite museali online, e altro).
Il risultato ottenuto certifica anche sul piano formale-istituzionale il valore e la qualità della progettualità di rilancio dei musei avviata dal Sistema, con la collaborazione degli enti pubblici e dei soggetti gestori.
L’accreditamento è infatti riservato solo a quegli istituti culturali che dimostrano di rispondere a precisi standard museali nazionali definiti dal Ministero della Cultura, i cosiddetti “livelli uniformi di qualità”, e di perseguire una serie di obiettivi di miglioramento, articolati in tre ambiti: organizzazione, collezioni, comunicazione e rapporti con il territorio, un risultato mai ottenuto prima da nessun museo elbano.
Questa gestione coordinata (produzione a primavera 2022 di una guida bilingue con tutte le realtà museali dell' Arcipelago, l' ingressoo sui social, le audioguide, ecc) avrà prodotto risultati, immagino, anche sul versante degli accessi.
Esatto, nel corso del 2022 sono stati oltre 120.000 i visitatori complessivi dei musei dell’Arcipelago, un flusso notevole che sottolinea un deciso incremento rispetto all’anno precedente e, in molti Comuni, anche rispetto al 2019 (riferimento importante in quanto relativo a una situazione pre-pandemica, ndr)
Rispetto agli anni precedenti si registra un incremento importante sia dei visitatori che delle varie attività proposte all’interno delle strutture museali. In alcuni comuni in particolare modo l’incremento dei visitatori rispetto al 2021 è stato eccezionale. I musei di Rio, ad esempio, anche grazie all’importante mostra estiva dedicata agli etruschi (“Il ferro e l’oro. Rotte mediterranee fra Etruria e Oriente” in collaborazione con il museo archeologico nazionale di Firenze) hanno registrato un incremento part al 53% rispetto all’anno precedente, e quelli di Portoferraio un aumento del 40% superando in totale i 55.000 visitatori complessivi per il circuito museale cittadino.
Quali le iniziative proposte per stimolare la conoscenza del patrimonio culturale?
Per fare questo e per garantire un’offerta culturale ricca non solo ai turisti ma anche alle comunità locali, sono state moltissime le iniziative proposte, proposte che hanno riscontrato una grande partecipazione del pubblico: visite guidate, laboratori didattici di vario genere, adesioni ad eventi e manifestazioni nazionali e regionali (Notti dell’archeologia, Amico Museo, Giornate europee dell’archeologia, giornata nazionale dei piccoli musei e molto altro ancora), occasioni di collaborazione scientifica e di ricerca con istituti museali nazionali importanti, con Università, con moltissime associazioni, fondazioni, professionisti e studiosi del territorio locali in un’ottica di co-progettazione e partecipazione, hanno avuto il merito di animare e rendere vivi i musei dell’Arcipelago durante tutto il periodo di apertura.
Per la prima volta è stato pianificato e realizzato un calendario unico di attività culturali per tutti i musei isolani condiviso fra i comuni dell’isola, un progetto di squadra che ha consentito di programmare e diversificare l’offerta culturale e promuoverne i singoli eventi tramite brochure, locandine, sui vari portali online, sul sito web e sui canali social del Sistema. Una strategia di progettazione e di promozione che ha avuto come esito il positivo quello di avvicinare il pubblico al variegato patrimonio che custodiamo verso un percorso di riscoperta del nostro territorio che si prospetta in continua crescita.
(Fine prima parte)
CR