Può sorprendere che una fondazione culturale si esprima su un tema apparentemente avulso dalle attività di un sito archeologico, quale la questione degli ungulati.
La Fondazione Villa romana delle Grotte si era in effetti unita al Comitato per l’Eradicazione dei Cinghiali già alcuni anni fa, non solo per le ricorrenti devastazioni del parco, danni alle rovine romane, ai camminamenti, alle recinzioni e quanto si possa facilmente immaginare, ma soprattutto nella condivisione di un’idea, la salvaguardia del nostro patrimonio di biodiversità. Per cui la Fondazione VRG reitera il proprio deciso, convinto supporto alla NUOVA impostazione scelta per la soluzione del problema: un’analisi scientifica e affidabile che provenga da sedi qualificate.
La Fondazione segue con interesse i recenti passi istituzionali locali (Comuni e Parco insieme) di analisi della situazione attuale, gravissima, sempre più messa a fuoco da una nuova visione che ci allontani da soluzioni superficiali e quindi inutili.
Ce n’è tanto bisogno. Recentemente una ventina di cinghiali sono passati a circa 10 metri dalla nostra biglietteria. Siamo stati veramente fortunati quella mattina: il gruppo in visita alle Grotte era composto non solo da adulti, ma da persone dalla spiccata conoscenza dei nostri boschi e dei loro abitanti, preparati e freddi nell’affrontare una situazione di vero disagio: c’era il CAI Elba!
Cosa sarebbe successo se quel branco fosse venuto la settimana prima quando tre classi di alunni elbani erano in visita con le loro maestre?
Del resto non siamo i soli siti culturali ad aver subito gravi danni, per ora “solo” alle proprie strutture. Un esempio simile al nostro è il Museo Open Air Bolano, ma ben altra situazione ha la la Residenza Napoleonica di San Martino, museo statale che grazie a un finanziamento mirato ha potuto prima recintare la vasta area e poi sanarla. Oppure il Santuario della Madonna del Monte. Non ultimi sicuramente i muretti a secco della nostra isola, quasi scomparsi da noi mentre in altre zone d’Italia sono curati e restaurati quale patrimonio UNESCO.
Vale la pena riprendere un estratto del comunicato stampa sulla recente riunione a Marciana, confortati anche dalla compattezza e sinergia del Comitato Eradicazione dei Cinghiali di cui la Fondazione fa parte, che dalla sua creazione ha dialogato con i rappresentanti istituzionali, oltre ad aver poi “riunito sotto un unico obiettivo” tutte le realtà economiche dell’isola.
“La Gestione Associata del Turismo ha destinato fondi per la realizzazione di uno studio di fattibilità sulla gestione dell’eradicazione degli ungulati (cinghiali e mufloni) all’isola d’Elba e il comune di Marciana, che è stato nominato capofila dell’operazione, sta provvedendo, con il contributo di fondi ulteriori e di competenze dell’Ente Parco a seguire questa iniziativa necessaria per avviare una concreta risoluzione del problema;
tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti hanno ricordato ciò che ha permesso la realizzazione delle azioni elencate e, cioè, la presa d’atto del problema e la nuova coesione da parte di tutti i soggetti coinvolti che dopo anni finalmente agiscono compatti e in sinergia.”
Cecilia Pacini
Presidente
Fondazione Villa romana delle Grotte
P.S.: il documento del Comitato per l’Eradicazione dei Cinghiali è pubblico. Contiene, oltre a vari documenti, anche la rassegna stampa completa dall’inizio:
https://www.elbaconsapevole.it/forum/biodiversita/