E' uscito da pochi giorni nelle librerie elbane un libricino di poesie estremamente raffinato è di Rosario Monti, nato a Palermo e da molti anni residente a Portoferraio. Rosario entra in punta di piedi sul palcoscenico dei protagonisti culturali dell’isola ma il suo indiscutibile talento ne fa meritare immediato rispetto. Rosario ha pubblicato con la Casa Editrice Persephone “Al mondo faccio la fotografia” una raccolta di sonetti che toccano varie tematiche e sono caratterizzati da uno stile tutto personale riferibile comunque ai grandi autori della poesia dialettale come Trilussa, Toto’ e Ignazio Buttita. I suoi componimenti “sono specchio e metafora dei desideri umani, dei sogni, ma anche una denuncia del malcostume e dei falsi miti dei nostri tempi ...”
L’ispirazione lo coglie all’improvviso e Rosario impara a incanalare e domare il flusso spontaneo di coscienza, studia, cerca di capire meglio rime, assonanze e consonanze e il complesso mondo delle figure retoriche (secondo me vero e proprio riflesso di come la coscienza umana si esprime e comunica in profondità su tutti i suoi livelli) e scrive, scrive e dal 2006 si prepara, matura il momento importante che sancirà la sua nascita come Autore: la prima pubblicazione. In qualche modo Rosario riprende e incarna la figura del menestrello, del trobador,del giullare di corte che in modo burlesco e apparentemente superficiale tocca invece verità sostanziali. Come se fosse l’espressione contemporanea, una sorta di ereditarietà presente nel suo DNA di siciliano di quella prima poesia in volgare della Scuola siciliana, prima a usare il volgare nelle poesie d’amore alla Corte di Federico II di Svevia. Come se la figura stessa del giullare fosse figura retorica in sè, archetipale, strutturale e indispensabile in ogni e per ogni società umana, come se il genere letterario in questione, sbarazzino, umoristico e a volte un po’sfrontato fosse un catalizzatore delle dinamiche emotive delle società umane.
Poichè i sonetti sono lunghi e articolati, le illustrazioni abbinate sono delle vere storie fotografiche. Tre artisti: Anna Marconi (Molto belle le immagini di I sogni di mia figlia e Il vecchio e lo specchio), Angela Galli (Il barbiere dei palazzi) e la giovane Samanta Pucci (La ringhiera, Capo Bianco) si sono impegnati in questo lavoro. L’insieme che ne deriva è, come accennato all’inizio di questo articolo, un lavoro prezioso, originale e raffinato. Tutti gli attori, presenti nelle fotografie fanno parte della nostra piccola società isolana, si sono gioiosamente prestati al progetto e sono in qualche modo a loro volta nelle loro comunità dei leaders d’ opinione. Inoltre altri due Autori come Marinella Da Roit e Federico Regini hanno contribuito all’introduzione e alla prefazione del libro.
Questa pubblicazione rientra nella visione di riscatto e promozione del territorio e delle sue risorse culturali in cui si è impegnata la neonata Casa Editrice. La cultura è qui, presente in noi stessi, dobbiamo accendere la Himma, il fuoco del cuore e riempire questo luogo di contenuti.