Senza l'evento della risurrezione la fede cristiana cade. Dalla risurrezione del Cristo crocifisso scaturiscono energie di rinnovamento e trasfigurazione che riguardano ognuno. Aprirsi ad esse è vivere nell'interiorità il Cristo Vivente come centro dell'essere e forza di trasformazione nell'amore. Un'energia nuova che si esprime, poi, attraverso le relazioni, il pensiero e l'azione. La Pasqua è rigenerazione, è comprendere esistenzialmente che la vita è costantemente passaggio da una forma di vita (fisica, mentale, emotiva, spirituale) ad altra attraverso la porta della morte.
Il vangelo di questa domenica parla della visita al sepolcro (parola ripetuta ben sette volte in nove versetti!) da parte di Maria di Magdala, di Pietro e di un altro discepolo (Giovanni). Lo trovano vuoto e l'evangelista riporta le loro reazioni.
Mi sono soffermato sulla scena, contemplando Maria di Magdala.
Cosa avrai pensato, Maddalena,
dinanzi alla pietra rimossa?
L'amore delle donne è potente,
esclude altri, si concentra sull'uno.
L'hai riversato sul Nazareno,
lo hai riavuto trasfigurato.
E ora dinanzi al sepolcro
il tuo cuore impazzisce.
Gli occhi vedono
ma non vedono.
La paura del furto ti angoscia
e corri dagli altri.
E poi resti in attesa
sperando che la corsa sia veloce.
L'altro vide e credette,
il discepolo che Gesù amava.
Forse, a lui ti sei aggrappata
per sapere, per capire.
L'affinità d'amore infranse il dubbio,
da allora hai per sempre lo Sposo.
Con te,
si doni anche a noi
questa eterna gioia pasquale.
(9 aprile 2023 – Domenica di Pasqua: Risurrezione del Signore)
Nunzio Marotti
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