Come si dice, le cose se si fanno vanno fatte bene. Appare evidente che la scelta del Comitato Promotore del Premio letterario La Tore isola d’Elba, in pieno accordo col Comitato Scientifico e d’Onore, di nominare Catena Fiorello Galeano vincitrice della diciannovesima edizione del riconoscimento rispecchi due criteri fondamentali, ossia quello di aver scelto una donna per la prima volta e quello di aver scelto un’autrice che rappresenta appieno quei caratteri di ‘eccellenza e di ingegno’ tipici del premio.
Infatti la produzione letteraria della vincitrice si mostra per quello che è, ossia un caleidoscopico e variegato intreccio di storie e personaggi che la vivace fantasia dell’autrice espone, mediando temi di grande valore e attualità come il bisogno di restare sempre lagati alle proprie radici, di comprenderle appieno e poi semmai da lì compiere un percorso di distacco, anche duro e traumatico, che si può fare solo tramite la conoscenza.
Allora ogni singolo personaggio dei suoi romanzi, pur brillando di luce propria, è accomunato agli altri da questi irrinunciabili elementi, la cui conoscenza appunto fa sì che anche la critica più feroce ai lati più negativi e barbari della vita sociale descritta possa essere credibile e se possibile ancora più pungente. Da qui abbiamo, tra tutti i suoi romanzi, ‘Picciridda’ (Baldini Castoldi dalai, 2006) nel quale la Sicilia trasuda aromi e suoni, ma nello stesso tempo diventa una violenta, nonché priva di ipocrisia, critica allo ‘status sociale’ in cui la vicenda della piccola protagonista viene descritta. Dal romanzo è stato tratto un bellissimo film che con la potenza delle immagini stigmatizza ancor più, se ce ne fosse stato bisogno, l’urgenza di squarciare il velo che da sempre copre violenza e abusi contro l’universo femminile. Tuttavia sono varie e complesse le tematiche affrontate dalla Fiorello nei suoi libri: dai rapporti spesso conflittuali tra genitori e figli, a quelli sovente dolorosi che si creano nelle storie d’amore. Oppure nei suoi scritti si dipingono figure femminili vivaci e intraprendenti, come nella serie delle ‘signore di Monte Pepe’ o si affrontano tematiche legate al bullismo e alla difficoltà che si ha nell’adolescenza ad essere pienamente accettati, anche attraverso una ‘letteratura di fantasia’, come in ‘Piccione picciò’ (Giunti, 2021). Il suo ultimo romanzo di grande successo è ‘Ciatuzzu’ (Rizzoli, 2022) nel quale il piccolo protagonista deve affronatare due drammi, ossia quello della perdita della madre e quello di essere costretto dal padre a vivere in una terra lontana. Ancora la sofferenza e la forza per combatterla.
Il quadro-premio sarà un’opera postuma della collezione privata della famiglia del maestro Giancarlo Castelvecchi, che ricorderemo insieme con il caro figlio Michele, tragicamente scomparso da poco: un uomo, il maestro Castelvecchi, che ha fatto della valorizzazione della propria Terra, ossia la nostra isola, il centro della sua Arte e dei legami con la famiglia, in particolare col figli Michele e Ilaria, lo specchio della propria esistenza, proprio quei valori e quella ‘poetica’ che sono stati fondamentali per la vincitrice.
La serata di consegna del premio a Catena Fiorello Galeano sarà domenica 23 luglio in Piazza della chiesa a Marciana Marina, a partire dalle 21.45.
Il Premio letterario La Tore Isola d’Elba è promosso da Franco e Lucia Semeraro e dall’Hotel Gabbiano Azzurro, nonché patrocinato dal Comune di Marciana Marina con la partecipazione della Pro-Loco marinese e vede anche quest’anno la sponsorizzazione di Acqua dell’Elba che acquisterà il quadro-premio di Giancarlo Castelvecchi. Condurrà la serata come di consueto la dottoressa Alessandra Fagioli con il prof. Angelo Filippo Rampini dell’Università di Brescia. Non mancherà il consueto omaggio del dott. Marcello Bruschetti, presidente di Enoglam EVO.
Premio Letterario La tore Isola d’Elba
Catena Fiorello Galeano vincitrice della XIX edizione
MOTIVAZIONE DEL PREMIO
“Per la sua attività nel campo delle Arti e dello Spettacolo, collaborando a trasmissioni televisive e a programmi di successo con il proprio fondamentale contributo quale autrice. Per la sua produzione di romanzi di successo, tra i quali ‘Picciridda’, dal quale è stato tratto un film che ha incontrato un grande favore di pubblico e critica. Per aver valorizzato nei suoi libri la figura della donna sia che si trattasse di personaggi fragili e tormentati, sia che fossero donne vivaci e intraprendenti. Per aver evidenziato tematiche di grande attualità come la violenza sulle donne e in particolare sulle giovani donne, spesso oggetto di un possesso barbaro e maschilista. Per aver mostrato grande attaccamento alla sua Terra, la Sicilia, i cui aromi si possono cogliere tra le pagine dei suoi scritti. Per aver tenuto in grande considerazione il valore della famiglia, tanto da aggiungere il cognome della madre al suo ed aver sempre avuto un rapporto diretto, generoso e contraccambiato verso i suoi più diretti congiunti. Per la sua complessiva figura di Donna di Cultura la quale, attraverso la letteratura, ha offerto una visione attenta del mondo che ci circonda mediante un caleidoscopico filtro in grado di rispecchiare la poliedricità del vivere contemporaneo.”