Risale ad un anno fa, esattamente al 18 maggio 2022, il primo incontro incentrato sul tema dell’empowerment femminile tra le scuole superiori elbane (Isitituto Tecnico Cerboni e Isis Foresi) e la Fondazione Acqua dell’Elba.
In quel giorno venne presentato il progetto Istruzione: la donazione annuale agli istituti scolastici di circa 100 libri su temi a loro scelta, insieme ad una selezione di titoli (circa il 30%) incentrati sul tema dell’empowerment femminile, caro sia alla Fondazione che alla comunità scolastica elbana.
A redigere la bibliografia ragionata dei libri dedicati alla parità di genere, Marzia Camarda imprenditrice culturale esperta dell’argomento, da cui ha poi preso il via da settembre un lavoro integrato sulla tematica attualissima della gender equality direttamente con gli studenti.
Un percorso che si è concluso venerdì 12 maggio, dopo quasi un anno ‘scolastico’: durante i mesi passati, gli studenti della classe III B Liceo Scientifico e della IV Grafico, dopo aver scelto un titolo dalla lista dei libri donati, si sono allenati per individuarne le tesi più rilevanti, e sostenerne i pro e i contro.
Il libro su cui si è svolta la riflessione è ‘Dovremmo essere tutti femministi’, un best seller nel campo, un saggio della scrittrice femminsta nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Gli studenti - dimostrando grandi capacità di analisi ed un alto livello di approfondimento - si sono confrontati dividendosi in due gruppi come in una vera e propria agorà, in una sorta di incontro pubblico tra loro, sostenendo o controbattendo la tesi di fondo sostenuta nel testo scelto.
Un vero dibattito all’americana con un ciclo di domande incrociate che ha fatto emergere la vastità delle argomentazioni e sollevato numerosi spunti di riflessione: il femminismo è un movimento estremista? La vittimizzazione del genere femminile subisce strumentalizzazioni? Perchè non si parla quasi mai di stereotipizzazione della figura maschile? E altri spunti ancora come la disparità salariale, disparità nello sport, il femminismo tossico, i modelli stereotipati della società odierna.
Tutto il lavoro (testuale ed iconografico) sarà raccolto in un fascicolo che servirà da modello per altre scuole.
“Siamo particolarmente felici di aver proposto questo progetto che è il primo nell’ambito dell’Istruzione della neonata Fondazione Acqua dell’Elba ed è rivolto ai giovani che sono il nostro futuro - spiega Fabio Murzi Presidente della Fondazione. - E’ nato dalla consapevolezza che un’azienda deve essere un attore economico ma anche sociale e deve portare contenuti positivi oltre che dalla convinzione che la scuola sia un luogo strategico per la promozione della cultura. La Fondazione ringrazia i dirigenti scolastici Alessandra Rando e Lorella Di Biagio, i professori Marco Ambra, Giuseppe Cunti e Chiara Ridi, per l’entusiasmo con cui ci hanno accompagnato in questi mesi di reciproca collaborazione.”