Il vangelo di questa domenica, chiamata dell'Ascensione, annuncia la nuova presenza del Cristo Risorto nel mondo. Addirittura è Presenza in ogni uomo, come potenziale trasformativo della coscienza. La sua accoglienza è apertura a un'esistenza bella e buona, caratterizzata dall'amore che è sostanzialmente dono. Le relazioni diventano luoghi in cui vivere l'invito ad “andare” nel mondo per essere presenti, per comunicare vita, per risollevare dal disumano e immergere nell'umano, per organizzare solidarietà, per indicare orizzonti di senso e alimentare la speranza che il negativo non ha l'ultima parola. A dire che l'uomo, ogni uomo, non è né abbandonato né perduto.
Un caro amico, giovane prete morto all'Elba una sera di agosto, diceva: “Se anche tutti ti abbandonano, Cristo resta con te”. E testimoniava questa verità con la forza di vivere nella condizione di malato di leucemia, spesso costretto alla sedia a rotelle. Infondeva fiducia e speranza, soprattutto attraverso il suo sguardo e i modi, espressione di un uomo provato eppure tenero e gentile. Ricordo la commozione di altri uomini, reclusi a Porto Azzurro e perciò dal vissuto complicato, colpiti da tale forza rigeneratrice.
Eppure, persone così le incontriamo anche nei luoghi che frequentiamo. E se non si è superficiali, il contatto diretto crea in noi una spinta positiva.
In questi giorni siamo uniti alle popolazioni dell'Emilia Romagna (e non solo), colpite dagli eventi alluvionali. Il monaco maestro zen Tich Nhat Hanh, attivista per la pace e la salvaguardia dell'ambiente, ha scritto “Una lettera d'amore alla Terra”, di cui riprendo una parte.
“Cara Madre Terra,
Ogni volta che calpesto la Terra, mi allenerò a vedere che sto camminando su di te, Madre mia. Ogni volta che metto i piedi sulla Terra ho la possibilità di essere in contatto con te e con tutte le tue meraviglie. Ad ogni passo posso toccare il fatto che non sei solo sotto di me, cara Madre, ma sei anche dentro di me. Ogni passo consapevole e gentile può nutrirmi, guarirmi e mettermi in contatto con me stesso e con te nel momento presente.
Camminando nella consapevolezza posso esprimere il mio amore, rispetto e cura per te, la nostra preziosa Terra. Voglio camminare dolcemente, con passi d'amore e con grande rispetto. Camminerò con il mio corpo e la mia mente uniti nell'unità. So di poter camminare in modo tale che ogni passo sia un piacere, ogni passo sia nutriente e ogni passo sia curativo, non solo per il mio corpo e la mia mente, ma anche per te, cara Madre Terra.
Camminando con questo spirito posso sperimentare il risveglio. Posso risvegliarmi al fatto che sono vivo e che la vita è un miracolo prezioso. Posso risvegliarmi al fatto che non sono mai solo e non posso mai morire. Sei sempre lì dentro di me e intorno a me ad ogni passo, nutrendomi, abbracciandomi e portandomi lontano nel futuro.
Cara Madre, desideri che viviamo con maggiore consapevolezza e gratitudine, e possiamo farlo generando le energie di consapevolezza, pace, stabilità e compassione nella nostra vita quotidiana. Perciò oggi faccio la promessa di ricambiare il tuo amore e realizzare questo desiderio investendo ogni passo che faccio su di te con amore e tenerezza. Non cammino solo sulla materia, ma sullo spirito.”
(21 maggio 2023 – Domenica di Ascensione)
Nunzio Marotti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.