Polpo alla cacciatora
Tre api d’oro su una rossa banda
in diagonale su una tela bianca,
son duecent’anni che l’Elba s’ affranca
come propria bandiera veneranda.
L’idea di tal vessillo è opera d’arte
del grande Napoleone Bonaparte.
Lasciando la storia un attimo in disparte
senza toglier l’onore alla bandiera
un’idea m’è balenata l’altra sera,
che trascrivo qui tra le mie carte,
adottare come simbolo isolano
la figura di un bel polpo nostrano.
Il polpo pescato nel territorio elbano
è di bell’ aspetto ed ha un particolare,
un buon sapore che ci ricorda il mare
e soprattutto è un alimento sano.
I suoi tentacoli poderosi e bruni
posson rappresentar gli otto comuni.
Tralasciando commenti inopportuni
se invece di otto farne uno solo,
certo che in questi giudizi non m’involo,
non voglio che la mia immagine s’abbruni.
La proposta della quale son latore
ha solo un gastronomico valore.
Ritornando a parlar del nostro attore
che di tanti piatti è il protagonista
una ricetta semplice ho prevista,
molto gustosa e ricca di sapore.
Un piatto che va bene inverno e estate,
“Polpo alla cacciatora con patate”.
Le dosi per sei persone consigliate:
polpi di scoglio per circa un chilo e mezzo
nove etti di patate al peso grezzo
mezzo chilo di cipolle van pesate,
un etto e mezzo di pomodoro concentrato
e un bicchiere di vino bianco misurato.
Prendi un tegame d’alluminio spessorato
fai rosolare con l’olio d’oliva
le cipolle affettate, e a fiamma viva
falle diventar d’ un bel color dorato.
Aggiungi il polpo che a pezzi avrai tagliato
e fallo cuocere a fuoco moderato.
Quando vedi che è bello arrossato
e nel tegame ha smesso di sudare
vuol dir che è giunta l’ora di bagnare
col vino bianco che abbiamo preparato.
Appena che il vino è tutto svanito
aggiungi il concentrato diluito.
Assicurati che sia ben saporito
e prosegui piano piano la cottura
copri il tegame, così sarai sicura
che alla fine risulta ammorbidito.
Quando senti che comincia a intenerire
le patate a tocchetti devi unire.
Lascia che la cottura possa proseguire
fino a che non siano cotte le patate
che andranno delicatamente rigirate
con il polpo, per farle insaporire.
Metti un rametto di salvia o rosmarino
e se gradisci anche del peperoncino.
Questo piatto prettamente genuino
dai sapori autentici e ancestrali
è grazie ai suoi ingredienti naturali
che lo fanno diventar cibo divino.
Tanto divino che lo potrà apprezzare
anche Nettuno che è il dio del mare.