Venerdì 25 agosto, alle ore 21:30, nella piazza-anfiteatro La Vantina di Capoliveri si svolgerà il settimo e ultimo incontro della Rassegna letteraria Autorə in Vantina, organizzata dal Comune di Capoliveri in collaborazione con la Pro Loco e con la libreria MardiLibri di Portoferraio.
Protagonista sarà Luca Starita che torna all’Elba dopo aver già presentato, lo scorso anno, il suo “Canone ambiguo. Della letteratura queer italiana” (l’evento, inserito nella programmazione del Festival Elba Isola Musicale d’Europa, si svolse in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini presso la Biblioteca Foresiana di Portoferraio).
Questa volta, introdotto dalla psicoterapeuta Roxana Amalia Sosa, Starita presenterà “Pensiero stupendo. Un saggio sul tradimento” (effequ, 2023).
Attraverso l’analisi di una serie di romanzi incentrati sul tradimento sessuale e delle vicende biografiche di alcuni celebri scrittori che “hanno fatto dell’amore condiviso e più libero una possibilità”, l’autore prova a evidenziare quali siano le implicazioni e i riverberi delle strutture sociali, tradizionali e religiose sui comportamenti individuali, e quale impatto abbiano avuto e abbiano ancora automatismi morali e leggi – spesso non scritte – nel determinare “le proprie posizioni sociali nel mondo” spacciandole “per inclinazioni naturali e caratteriali”.
Tanto è giocato sulle possibilità di conoscenza (“sbirciare fuori” è il titolo del capitolo conclusivo) offerte da una forma tipicamente borghese come quella del romanzo: la scrittura come trasgressione, come possibilità di superare certi limiti, secondo la triade “tradire, scrivere, vivere”. La scrittura, per Starita, è là dove “il reale si sfalda”.
“È sulle narrazioni che voglio soffermarmi, è nelle narrazioni che mi voglio perdere”, scrive. “Proporre un mondo alternativo a quello che vivo, non per forza migliore, è il motivo fondamentale che mi spinge a scrivere”. Così, in qualche modo, narrazione e tradimento si sovrappongono, e appaiono portatori della stessa valenza.
L’adulterio, come la scrittura, può essere rivolta o minaccia contro la società, tentativo d’autodeterminazione (“l’individuo, ribellandosi alla società e alla sua staticità, non crea una nuova storia sociale, ma crea una storia personale”), “questione di coscienza privata e di sfida personale”, “caratteristica discorsiva, atto linguistico che consiste nell’affermazione di un’esistenza rivoltosa”.
Abbandonando “la strada binaria della relazione esclusiva come luce e del tradimento come buio, per sostare in uno spettro dove entrambi i concetti si mescolano e creano un ibrido nuovo”, Starita cerca, forse non trovandola, “la più profonda verità che permette di respirare la libertà”, la sfumatura “che si avverte nei poli di ciò che si conosce e ciò che non si conosce, di ciò che si accetta e ciò che non si accetta, mostrando come non sia possibile, per lo spettro interiore dell’essere umano, porsi su uno dei due poli, quanto piuttosto in mezzo”.
Durante la serata interverrà l’editrice Angela Galli.
Angelo Airò Farulla