Cristino Lapi è personaggio della storia di Portoferraio poco conosciuto, quasi dimenticato, pur essendo riuscito ad arrivare a ricoprire le più alte cariche quale quella di sindaco di governatore quando Napoloene fuggì dall’Elba.
Ma prima che ciò accadesse era stato medico in condotta dove aveva in cura la comunità di Portoferraio durante il governo granducale.
I rapporti con questo governo non erano stati semplici.
Alcune carte di archivio, inedite, documentano che Cristino Lapi nel 1794 e 1795 ha controversie sia con la magistratura civica di Portoferraio che con il governo granducale in Firenze.
ANNO 1794
Nel 1794, insieme con altri colleghi, medici fisici come lui e cerusici (chirurghi), troviamo impegnato il Nostro a chiedere alla magistatura comunitativa di Portoferraio di abrogare un articolo delle Istruzioni che la comunità civica della città ingiunge di sottoscrivere ai medici e cerusici condotti quando sono assunti a prestare la loro attività professionale per la comunità.
L’articolo è il numero 16 delle istruzioni (Foto di copertina)
Ingiungeva al medico assunto di non pretendere alcun emolumento per visita e cura a persona, anche se forestiera, ammessa nell’ospedale con approvazione della magistratura civica o della Cancelleria.
Così recita il paragrafo XVI:
“XVI= Non potranno i Medici e Chirurghi condotti pretendere veruno emolumento di visita, cura ed altro da quelle persone ancorchè forestiere che fossero ammese nello Spedale con approvazione del Magistrato o sia con delega della Cancelleria…”
(Filza “Lettere ed ordini di comunità dal luglio 1794 a tutto novembre 1797” C29. Carta senza numero di pagina. Archivio preunitario del comune di Portoferraio. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Carteggio Magistrale. Archivio storico comune Portoferraio)
Il Dr Lapi ne chiede l’abolizione, la revoca, motivando che tale paragrafo è inutile sia al comune che ai medici e scrive quanto segue:
“SS.LL. Illustrimi Sig.ri Rappresentanti il Pubblico Generale Consiglio della Città di Portoferraio
Il paragrafo XVI inserito nelle provvide Istruzioni del dì 14 novembre 1792 riesce in pratica evidentemente inutile per la LL. Comunità e pregiudicevole affatto per gli attuali medici e chirurghi Condotti.
Infatti la prima benefica i Forestieri coll’opera e fatica dei secondi ed i secondi si pregiudicano nelle loro mercedi per ordine ed opera della prima.
Con tali verità corroborate dai fatti e dall’esperienza, pregano gli infrascritti le SS. LL. Illustrissime a degnarsi annullare il surriferito paragrafo XVI inserito nelle Istruzioni ingiunte al loro impiego per aversi in futuro come revocato, abolito, ed in nessuna benchè minima parte attendibile e le fanno umilissima reverenza
Dr Giuseppe Squarci
Dr Cristino Lapi
Francesco Bagnolo
Iacopo Milanesi”
(Filza “Lettere ed ordini di comunità dal luglio 1794 a tutto novembre 1797” C29. Carta senza numero di pagina. Idem come sopra)
Squarci e Lapi sono medici fisici
Bagnolo e Milanesi sono cerusici, chirurghi.
Quattro erano i medici che nel settecento avevano in cura la comunità di Portoferraio. Erano impiegati del comune ed assunti nelle condotte (quattro)con concorso dopo bando pubbico. Due medici fisici, due cerusici. La loro assunzione era legata all’obbligo di sottostare ad alcune istruzioni dettate dalla magistratura comunitativa e ricevevavno dal comune una “provvisione” annua. Un anno era infatti la durata dell’incarico in condotta, rinnovabile di volta in volta.
ANNO 1795
Nel 1795 il dr. Lapi ha una nuova controversia con la comunità civica di Portoferraio stavolta non legata all’attività professionale ma sua personale “per il debito di frutti di censo e canoni“ che ha contratto nei confronti del magistrato civico, al quale chiede “una discreta composizione“.
Tutto ciò significa che il dr Lapi non paga l’affitto.
Ce lo fa sapere la Camera della Comunità di Firenze scrivendo al Cancelliere di Portoferraio quanto segue:
“Al Sig Cancelliere di Portoferraio
Il.mo Sig.re Pron. Col.mo
D’Ordine dell’Illustrissimo Sig Senatore Soprassindaco e Provveditore della Camera delle Comunità le rimetto l’annessa istanza del Sig.re Dott Cristino Lapi che domanda una discreta composizione per il debito di frutti di censo e canoni che tiene con codesta Comunità affinchè Ella l’esamini in tutte le sue parti, e sentito Chi occorre referisca colla possibile sollecitudine con dire il suo sentimento.
E colla distinta stima mi confermo
Di VS Ill.ma
Firenze dalla Camera delle Comunità
2 Settembre 1795
Devotissimo Servitore Obbligatissimo
Bartolomeo Vannucchi Commesso”
(Filza “Lettere ed ordini di comunità dal luglio 1794 a tutto novembre 1797” C29. Carta senza numero di pagina. Idem come sopra)
Marcello Camici
Foto di copertina - PARAGRAFO XVI Istruzioni ai medici operanti nella condotta di Portoferraio.
Foto 2 - Richiesta abrogazione paragrafo XVI delle istruzioni per i medici assunti nella condotta.
Foto 3 - Debito di frutti di censo e canoni del dr. Lapi