Ai portoferraiesi che amano ammirare le bellezze di Cosmopoli non possono essere sfuggiti i lavori di restauro conservativo (?) che in occasione del bicentenario napoleonico si stanno perfezionando (?) per esempio nel Fornicino e alle fuciliere del Falcone.
Di questo maquillage siamo rimasti ammirati (?), allo stesso modo di alcuni turisti ai quali abbiamo visto tapparsi gli occhi.
Per gli interventi sopra citati potremmo chiamare in causa varie carte del restauro, nazionali e internazionali, e le loro raccomandazioni.
Essendo convinti che ogni immagine valga mille parole, preferiamo lasciare la parola alle immagini, senza facili ironie sui colori usati, accompagnandole con tre semplici domande:
Vi piace?
E’ ben fatto?
Lo fareste a casa vostra?
Fabrizio Prianti
Guardando le foto, neanche uno dei punti riportati qua sotto è stato rispettato:
Estratto da wikipedia i principi del Restauro, si elencano brevemente di seguito alcuni dei concetti fondamentali del restauro architettonico:
Destinazione d'uso compatibile La destinazione d'uso prevista per gli edifici storici deve essere tale da non comportare uno stravolgimento della consistenza fisica e dei significati del manufatto.
Uso di materiali e tecnologie originali Si tratta delle tecniche che offrono il migliore effetto di continuità formale oltre che funzionale con le parti antiche, garantendo lunga durata; sono dunque da preferire. La loro corretta riproposizione deriva da un attento lavoro di rilievo e comprensione delle parti esistenti dell’edificio. Tale attività conoscitiva rientra negli indispensabili studi preliminari al progetto di restauro.
Ripristino o conservazione del comportamento statico originario Quello strutturale è un aspetto che fa parte del monumento e del suo valore storico, peraltro in modo tutt'altro che secondario e concorre a determinarne l’identità materiale e culturale. Stravolgere questa componente, anche con mezzi destinati a rimanere occulti equivale a mutilare l’opera di uno dei suoi valori fondamentali.
Compatibilità chimica Tutti i materiali usati, a contatto con quelli della costruzione originaria, non devono in alcun modo costituire potenziale danno di tipo chimico alla materia originale.
Compatibilità fisica Sono da evitare situazioni che, turbando l’equilibrio originario delle condizioni fisiche del manufatto, possano incrementare i fenomeni di degrado. In particolare ci si riferisce alle condizioni di traspirazione delle superfici, di umidità, di temperatura ecc.
Reversibilità Qualsiasi operazione eseguita sul manufatto storico, la cui materialità deve essere garantita il più possibile, deve essere reversibile ovvero intaccare al minimo la materia originale.
Minimo intervento Tutti gli interventi devono essere calibrati in relazione alle effettive necessità. In particolare, i consolidamenti, vanno dimensionati con ogni cura, commisurandoli ai potenziali, effettivi rischi tenendo nel dovuto conto, evitando sottostime, le capacità portanti esistenti nella struttura storica.
Riconoscibilità Tutti gli interventi di restauro devono, essere databili, per evitare confusioni con le parti originali, a tal fine è opportuno offrire all’occhio esperto la possibilità di riconoscere le parti di restauro. Inoltre documentazione cartacea e informatica, sugli interventi eseguiti, deve sempre essere conservata e resa facilmente reperibile.
Leggibilità L'intervento di restauro deve tendere a facilitare la comprensione delle stratificazioni, far capire, per quanto possibile, le fasi di crescita dell'edificio.
La scala del Palazzo della Ragione di Milano, inserita con il restauro realizzato da Marco Dezzi Bardeschi
La Villa del Casale a Piazza Armerina con la copertura realizzata su progetto di Franco Minissi nel 1957 per proteggere i mosaici
Intervento di restauro del Castelvecchio a Verona realizzato da Carlo Scarpa, con la sistemazione della statua di Cangrande della Scala Durabilità I materiali e le tecnologie da usare dovranno essere molto durevoli oppure dovranno essere tali da consentire interventi successivi di manutenzione ordinaria o straordinaria senza che ciò comporti alterazioni al monumento stesso.
Manutenibilità Questo criterio sollecita una particolare attenzione nel prevedere l’uso di soluzioni progettuali che rendano agevole l’ordinaria e la straordinaria manutenzione dell'edificio.
Cura delle relazioni con il contesto fisico Il modo in cui l'edificio si inserisce nel suo intorno è di fondamentale importanza per la sua fruizione sia formale che funzionale e per la sua corretta comprensione.
Cura nel recupero dei significati e delle relazioni col contesto antropologico Non meno importanti sono gli aspetti immateriali, psicologici e simbolici di cui l'edilizia storica si è caricata nel tempo.
Riconoscimento, salvaguardia e valorizzazione dei caratteri specifici e di unicità dell'edificio storico su cui si interviene Ogni edificio storico possiede caratteristiche specifiche che lo rendono unico e che, pertanto, ne definiscono l'identità. Sono quindi da salvaguardare attentamente.
Varianti in corso d'opera Possibilità di riprogettazioni in corso d'opera dovrebbe fare parte integrante del metodo da seguire negli interventi di restauro e recupero in quanto, molto spesso, solo durante la fase del cantiere, emergono importanti, nuove informazioni di cui non si può non tenere conto nella fase esecutiva (Giovanni Manieri Elia, 2010).