Il bastione delle fornaci non esiste più.
Parlarne è però importante perché è stata opera militare con funzione difensiva strategica di primo piano facente parte delle cosidette “avanzate“ del fronte di attacco di terra delle fortezze mediceo-lorenesi di Portoferraio. Parlarne aiuta a comprendere la zona chiamata Glacis che ha avuto una funzione militare strategica nel fronte di attacco di terra: tale zona è extra murale e si trova davanti al fronte di attacco di terra.
Manetti, studiando le carte della relazione Warren del 1744, scrive che l’area Glacis viene denominata quella compresa tra i camminamenti esterni del bastione della Carciofaia, degli Spagnoli e del Veneziano.
In questa area sono state costruite le “Avanzate“ in gergo militare viene assegnato alle opere architettoniche militari in posizione più vicina al nemico rispetto alla linea di difesa principale.
Il bastione delle Fornaci era una delle opere “avanzate“ nella spianata del Glacis insieme con l’opera di S. Fine, il primo bastione degli Spagnoli o batteria sopra le fornaci, il fortino della Pentola, il fortino del Ponticello e la controguardia sotto la porta di Terra. Tutte erano erette nel fronte di attacco di terra nella spianata della zona chiamata, come sopra detto del Glacis, lungo il fosso del Ponticello ad eccezione della controguardia della porta di terra.
Altre “avanzate” sono state costruite non nella spianata ma più in alto, nel declivio del Glacis.
Per far capire dove si trovava il bastione delle fornaci Manetti pubblica una cartografia attuale, nella quale indica con linea punteggiata il profilo planimetrico di detto bastione e con linea tratteggiata il percorso del fosso del Ponticello.
In una foto della prima metà del secolo passato, ripresa dall’alto, (Foto di copertina) si individua bene la zona dove erano locati e il fosso del Ponticello e il bastione delle Fornaci: un tratto pianeggiante è sorto dopo la loro eliminazione.
Qui fu prima realizzato il campo sportivo di calcio di S. Fine dove, quelli come me di una certa età, ricordano di aver visto memorabili partite di calcio dell’Audace e poi l’odierna piscina comunale. Accanto sorsero le caserme della marina militare del corpo equipaggi militari marittimi (scuole C.E.M.M.) oggi della Guardia di Finanza Teseo Tesei.
Per individuare l’epoca in cui il bastione delle Fornaci è stato eliminato Manetti usa due foto datate.
Una datata 1923 in cui è ancora presente il Bastione delle Fornaci e l’altra, del 1928, in cui il bastione delle Fornaci non c’è più.
Ne deduce che nell’epoca compresa tra il 1923 e il 1928 il bastione delle fornaci è stato eliminato.
Rimane qualcosa che ancora oggi può ricordare il bastione delle Fornaci?
Vecchie foto ce lo ricordano come quelle di cui sopra a cui una ancora più antica ne aggiungo
Ce lo ricorda il nome della sovrastante batteria di cannoni chiamata “batteria sopra le Fornaci” detta anche “primo bastione degli Spagnoli” in quanto costruito durante l’occupazione che le truppe spagnole fecero di Portoferraio (1732-34). Questo bastione non è stato distrutto: con le troniere per la batteria di cannoni è ancora oggi visibile ma interdetto e chiuso al pubblico, in stato di completo abbandono anche se del tutto recentemente è stato ripulito e sfalciato dalla vegetazione.
Da qui, dal primo bastione degli Spagnoli, se alziamo lo sguardo più in alto sopra via Ninci possiamo vedere il “secondo bastione degli Spagnoli” e sul retro a sinistra una piccola antica cava di pietre da dove, negli della fondazione di Portoferraio, le pietre cavate erano trasportate nelle vicine fornaci e cotte per farne calcina.
Ci ricordano della esistenza del bastione delle fornaci antiche mappe e disegni. Tra questi, un disegno a china acquerellato. La lettura della legenda di tale disegno è particolarmente utile per capire l’importanza che aveva il bastione.
La legenda di questo disegno dice che si tratta della “PIANTA dell’Opera delle Fornaci e altre a quella prossime con le d.tte fornaci ed altri parti, che serveno a d.tta fabbrica,con il suo profilo tagliato sopra la linea a.b”
E’ databile agli anni immediatamente successivi al 1732
La legenda individua il bastione delle Fornaci (lettere AA) con le fornaci (lettere DDDD) i portici avanti esse (lettere EEEE), i capannoni per comodo delle medesime (lettere FEF),i magazzini per comodo delle medesime (lettere GG),il corpo di guardia (lettera H),buche da spengere Calcina (lettere JJJ), cava di sassi (lettera K).
Il bastione delle Fornaci faceva parte delle architetture militari del fronte di terra dette “avanzate” con una precisa funzione: la batteria dei cannoni dalle troniere del bastione espleteva difesa radente sulla spianata del Glacis incrociandosi con quella della controguardia situata sotto la Porta di Terra.
Funzione militare così ricordata dal Lambardi:
“..Questo fosso secco davanti le Fortificazioni di S Fine difende l’approccio delle Batterie delle Fornaci situate sul medesimo, le quali spazzano tutta la spianata e l’abbordo del fosso del Ponticello e si incrociano con l’artiglieria della controguardia, situata sotto il Bastione della Cornacchia, quale esiste sotto la Porta d’ingresso della Città,col suo ponte levatojo davanti la medesima…”
(Passo tratto da “Fosso secco davanti le fortificazioni di S. Fine“ pg 199 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba“ Sebastiano Lambardi. 1791. Ristampa fotomeccanica. Forni editore Bologna 1966)
Una vecchia stampa ci fa vedere le troniere della controguardia, situata sotto il bastione della Cornacchia, dalle quali il fuoco delle bocche di cannone sulla spianata del Glacis si incrociava con quello della batteria delle Fornaci.
Marcello Camici
Foto di copertina - Portoferraio. Veduta dall’alto. Prima metà del secolo ventesimo.
Foto 1 - Portoferraio.Cartografia relativa alla situazione attuale tra via Ninci e la spiaggia delle Ghiaie. La linea tratteggiata indica la sede del Fossato del Ponticello, la linea punteggiata il profilo planimetrico del Bastione delle Fornaci: opere entrambe eliminate. Ripreso da R. Manetti. ”Portoferraio 1744. Adeguamenti alle fortificazioni nel periodo lorenese” Alinea editore 1996.
Foto 2 - Portoferraio. Veduta dall’alto. Prima metà del secolo ventesimo.
Foto 3 - Portoferraio. Partita di calcio al campo sportivo di Santa Fine costruito in zona Glacis, nella spianata.
Foto 4 - Portoferraio. Anno 1923. In primo piano i giardini delle Ghiaie. Dietro, in zona spianata del Glacis, il bastione delle Fornaci, la batteria sopra le Fornaci o primo bastione degli Spagnoli con opera di S. Fine. A metà del declivio del Glacis, il secondo bastione degli Spagnoli.
Foto 5 - Portoferraio. Anno 1928. Spiaggia delle Ghiaie. Sullo sfondo il primo bastione degli Spagnoli senza il bastione delle Fornaci.
Foto 6 - Portoferraio. La spiaggia delle Ghiaie con i prospicienti alberi dei giardini delle Ghiaie. Dietro tutta l’area Glacis, declivio e spianata.
Foto 7 - Portoferraio. Area di S. Fine stato attuale. Al centro il primo bastione degli Spagnoli. Sulla destra piscina comunale.
Foto 8 - Portoferraio. “Pianta dell’Opera delle Fornaci e altre a quella prossime con le d.te Fornaci ed altre parti, che servono a d.ta fabbrica, con il suo profilo tagliato sopra la linea a.b”
LEGENDA
Il bastione delle Fornaci (AA) con le fornaci (DDDD) i portici avanti esse (EEEE), i capannoni per comodo delle medesime (FEF), i magazzini per comodo delle medesime (GG), il corpo di guardia (H), buche da spengere calcina (JJJ), cava di sassi (K)
Nella parte inferiore sezione tagliata secondo la linea a.b
Foto 9 - Portoferraio. Stampa. Batteria della controguardia sotto la porta di Terra.