Riporto per informazione questa iniziativa dell'ABAFI alla quale sono stato invitato e che, come Elbano, ritengo utile fare conoscere sul nostro territorio, poiché riguarda un eminente personaggio artistico, scultore e incisore, di origini elbane;
Francesco Pozzi, nato a Portoferraio nel 1790, si trasferì a Firenze da bambino e si iscrisse all'Accademia di Belle Arti poco prima del 1806. Il suo talento emerse presto, vincendo nel 1812 un concorso con una statua raffigurante Dante Alighieri. Il suo percorso di studi lo portò a Roma nel 1816, dove fu allievo di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen.
Venerdì 12 gennaio alle ore 17 presso la Sala del Cenacolo, si terrà la presentazione del tanto atteso volume dedicato a Francesco Pozzi, figura di spicco nella scultura neoclassica toscana, quasi dimenticata nella critica contemporanea. Intitolato Francesco Pozzi e promosso dall'Accademia di Belle Arti di Firenze, il volume è frutto della collaborazione di Sandro Bellesi e Gabriella Tassinari, noti esperti nel campo dell'arte e della storia. Oltre agli autori, alla presentazione saranno presenti rappresentanti dell'Accademia con Carlo Sisi, Gaia Bindi e gli esperti Riccardo Gennaioli e Alfonso Panzetta.
Si tratta della prima monografia dedicata a questo talentuoso scultore, che ha operato con intensità nel panorama artistico toscano del XIX secolo. Il volume si propone di ricostruire in modo approfondito la vita e l'opera di Pozzi, evidenziando le sue notevoli capacità artistiche. Legato all'Accademia di Belle Arti di Firenze, Pozzi ha lavorato per i granduchi di Toscana, importanti famiglie locali e committenti romani, oltre a nobili stranieri, soprattutto inglesi e polacchi.
Il testo non si limita a esplorare l'attività scultorea di Pozzi, ma approfondisce anche il suo contributo nel campo della glittica, della ceroplastica e dell'incisione di gemme. Settori nei quali l'artista si è distinto per la creazione di opere di altissimo livello qualitativo, contribuendo così a espandere la nostra comprensione della sua versatilità artistica.
Il volume fa parte della collana I Maestri dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, curata dal professor Sandro Bellesi. La collana si propone di dedicare monografie a personalità di spicco che hanno avuto ruoli di insegnamento o alunnato presso l'Accademia dal 1784 alla prima metà dell'Ottocento. L'obiettivo è far emergere figure ancora poco conosciute, offrendo approfondimenti basati su ricerche d'archivio e documentazioni inedite.
Giuseppe Coluccia