San Liborio, Marciana.Una semplice deliziosa cappella dedicata a Saint Liboire du Mans, chirurgo-druido degli aulerco-cenomani, popolo del nord della Francia.
Liborio deve la sua santità alla sua scienza, era infatti capace di estrarre i calcoli, probabilmente dalla vescica e dalle reni, ma forse anche dalla cistifellea. Nell'iconografia viene raffigurato con una bibbia sul palmo della mano, sopra la quale stanno tre pietruzze (i calcoli estratti).
Lo stile della chiesetta è particolarissimo e gode di poche similitudini, tranne qualche edificio che ne richiama in parte gli stili architettonici caratteristici, come la Nostra Signora del Rosario a Siniscola in Sardegna, e sempre in Sardegna la Chiesa di Sant'Anna Arresi.
Entrambe furono edificate sotto il dominio spagnolo tra il 1620 e 1660 circa.
Lo stile barocco in questione è tipico dell'architettura religiosa spagnola dell'epoca.
Ma che ci facevano gli spagnoli a Marciana?
È cosa nota che gli Appiani non possedessero guardie sufficienti per presidiare tutte le torri e le fortezze dell'Elba, in loro sostegno i soldati spagnoli fornivano il servizio. Nella fortezza di Marciana vi erano dunque delle guardie spagnole, che forse necessitavano di una chiesa per celebrare i loro culti in lingua madre, o forse per non disturbare i fedeli locali entrando nelle loro chiese armati. Probabilmente l'ufficiale in capo, o forse un superiore da Longone, dovettero essere scampati alla malattia della pietra, ovvero guariti dai calcoli, dopo essersi appellati al suddetto santo.
Sono solo delle ipotesi, ma ritengo che al momento questa datazione sia la più probabile. Resta valida anche l'ipotesi che a metà '600 gli spagnoli non abbiano edificato la chiesa di sana pianta, ma abbiano solo ristrutturato un edificio sacro già presente.
Angelo Mazzei