Tra le varie espressioni artistiche, il "commesso fiorentino" di epoca rinascimentale è stata per vari secoli la più esclusiva tra le lavorazioni dei materiali lapidei. Di diretta derivazione dall’intarsio delle pietre dure vi sono almeno altre due tecniche giunte sino ai nostri giorni: la scagliola e l’acquerello su encausto.
La "scagliola dipinta", che nel XVII secolo integrò il più famoso "commesso fiorentino", si impose perché, nonostante utilizzasse materiali di minor pregio, permetteva di realizzare dettagli più fini e precisi che nessun maestro dell’intarsio lapideo era in grado di creare, a tal punto da diventare una vera e propria arte.
Vi è poi l’acquerello su encausto che consiste in un’applicazione a più mani di stucco murale pigmentato nero su multistrato intelaiato e la successiva lisciatura. Quest’ultima tecnica artistica non è diffusissima, ma di rilevante impatto visivo.
Per dimostrare il fascino e la versatilità di questa tecnica, al bistrot ‘Sapori d’arte’ di Marciana (via Roma 1) – all’Isola d’Elba – domenica 30 giugno alle ore 18 si inaugura la mostra Eco del Rinascimento dell’artista franco-toscana Odile Bonnefoi, che poi si potrà ammirare fino a mercoledì 31 luglio.
Tutti i giorni, dalle 8 alle 22.30 con ingresso libero, si potrà vedere da vicino una decina di queste opere, per apprezzarne le qualità, ovvero le cromie delicate che si esaltano sul fondo nero, dedicate al mondo vegetale e animale, che presentano particolari di straordinaria precisione. Si tratta di opere uniche, originali, realizzate per l’occasione secondo le antiche tecniche pittori di Firenze, che valenti maestri d’arte ancora tengono in vita tramandandone l’eccellenza.
L’Artista
Francese di nascita e toscana d’adozione, Odile Bonnefoi da anni percorre in Italia un personalissimo viaggio alla scoperta del ricco e sorprendente patrimonio artistico del paese che l’ha accolta tanti anni fa.
Dopo aver studiato a Brera infatti, trasferendosi in Toscana Bonnefoi ha appreso le antiche tecniche pittoriche che hanno cadenzato il successo di Firenze nel mondo. Allo stesso tempo, grazie alla guida di Marco Cavallini - specialista dell'uso della calce - ha studiato le variegate tecniche delle maestranze rinascimentali che hanno fatto grande l'Italia.
A Marciana Bonnefoi si presenta con un ricco bagaglio di conoscenze e propone una serie di realizzazioni in encausto acquerellato che richiamano il "commesso fiorentino": oltre ad alcune opere pronte, l’Artista offre l’opportunità di assistere a un piccolo percorso formativo della tecnica in tre opere, in altrettanti momenti diversi della preparazione.
Dice di lei il Maestro Cavallini: «Odile è un'artista eclettica e infaticabile, dotata di un innato senso estetico e tanta cultura; doti che le hanno consentito - come pochi altri sono in grado di fare – di realizzare opere di ragguardevole fascino e raffinatezza. Soprattutto ha il merito di aver compreso quanto importante sia padroneggiare i linguaggi creativi con cui poter dar vita a qualsiasi opera d'arte. Trattasi nella fattispecie delle tecniche pittoriche: senza le quali il bello - oggi più che mai categoria salvifica - non potrà mai essere raggiunto. Con questa consapevolezza Odile Bonnefoi si è impossessata, con faticosa dedizione (ma anche con tanto entusiasmo) di una quantità incredibile di tecniche, e con esse anche della capacità di farle all’occorrenza tra loro interagire. Se davvero, come spero, alla sua formazione ho in qualche modo contribuito, voglio allora testimoniare qui alla bravissima Odile, tutto l’orgoglio dell’antico maestro».