Tutte le sedie occupate e persone in piedi all’incontro di venerdì 18 presso la sala della Gran Guardia a Portoferraio durante il primo incontro “NON VIOLENZA E MEDITAZIONE”.
Evidentemente da parte degli elbani c’è un forte desiderio di manifestare la loro contrarietà alle politiche di guerra dello stato italiano che, in barba al dettato costituzionale e alla legge, continua a rifornire di armi micidiali scenari bellici a un passo dalla guerra nucleare.
La scelta di dare una continuità all’evento (una volta al mese fino a maggio, il prossimo sarà venerdì 08 novembre) vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che, a prescindere dalla collocazione ideologica, religiosa o altro, scelgono con convinzione di non dare il proprio assenso a chi propaganda la guerra come possibile soluzione dei conflitti interni e internazionali.
Chi partecipa ai nostri incontri vuole un cessate il fuoco immediato e che le parti siedano a trattare.
Vogliamo però anche lanciare un messaggio di pacificazione interiore, premessa per una socialità più umana e meno aggressiva; i nostri momenti di raccoglimento e preghiera/meditazione sono un segno pubblico per un’esperienza intima di non belligeranza. Infatti, come è emerso alla fine della serata di venerdi, per combattere l’ideologia bellica è prima di tutto necessario non cadere nella contrapposizione amico-nemico, in quell’aggressività che fa da specchio a chi la guerra non la farà mai, ma la sponsorizza.
Era anche questo il messaggio di Aldo Capitini, un uomo libero e tenace, un interprete sincero e puntuale della Costituzione che per questo ha pagato l’isolamento dei grandi partiti, guadagnandosi però l’ardente calore delle persone comuni, che sessanta anni fa come oggi desiderano prosperità e pace, non guerra e miseria.
Il prossimo incontro sarà “guidato” dal pensiero del Mahatma Gandhi, lontano geograficamente e cronologicamente, ma molto prossimo ai cuori di tutte le creature del pianeta.