Abbiamo intervistato Cecilia Pacini, Presidente della Fondazione Villa Romana le Grotte ed ex Presidente Regionale di Italia Nostra, da anni impegnata nelle isole Toscane a protezione delle emergenze culturali del territorio.
1. Quali sono i principali valori culturali che ritieni fondamentali da proteggere all’interno della Riserva della Biosfera Isole di Toscana?
La Riserva della Biosfera Isole di Toscana aggiunge un nuovo elemento di aggregazione tra sette isole che, amministrativamente, sono divise dalla Regione Toscana in tre ambiti, perché collegate al continente dalla dipendenza geografica del loro isolamento. Un apparente ossimoro: isole solo superficialmente diverse che, uniche in Italia, non hanno un nome antico che le identifichi come un insieme unito. A volte, la locuzione “arcipelago toscano” appare scritta in caratteri minuscoli, quasi come si trattasse solo di un luogo comune e un aggettivo descrittivo. Tuttavia l’esistenza del Parco, unico ente che ha formalmente unito questo ecosistema, e il riconoscimento della Riserva della Biosfera MAB Unesco, tessono il filo mancante che unisce la nostra storia, cultura antica e modernità.
L’Arcipelago Toscano, grazie a ciò, riacquista centralità, rafforzando la sua identità e i valori che lo rendono unico. Questo risveglia un rinnovato interesse anche da parte delle amministrazioni locali, favorendo il dialogo e il coinvolgimento delle comunità che abitano le isole. Queste comunità si riscoprono parte di un tessuto comune, rafforzando il loro senso di appartenenza grazie alla condivisione di progetti e a una maggiore comprensione reciproca. E, perché no, grazie anche alla riscoperta di una “navigazione minore,” che rievoca una delle vocazioni originarie delle nostre isole: il collegamento tra di esse.
2. Come la sezione Toscana di Italia Nostra contribuisce attivamente alla salvaguardia di tali valori culturali nella riserva?
Il Consiglio Regionale di Italia Nostra Toscana opera rispecchiando i principi fondatori dell’associazione. Tra alcuni dei capitoli più importanti dell’attività, Italia Nostra difende i beni culturali, i centri storici, I parchi nazionali, l’ambiente, la questione energetica, la viabilità e i trasporti, l’agricoltura, il mare e le coste, i musei, le biblioteche.
3. Quali sfide specifiche affronta la Toscana nella conservazione dei suoi patrimoni culturali all’interno della Riserva della Biosfera?
Grazie al sostegno e ai finanziamenti della Regione Toscana, è nato un nuovo sistema di rete museale che ha trasformato il panorama culturale delle isole. Il Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano (S.M.Ar.T.), ha avviato la sua attività con una fase iniziale di ascolto e confronto con tutte le realtà culturali presenti nelle isole, per poi sviluppare una nuova progettazione basata su principi scientifici, un approccio che fino ad allora mancava. Questo sistema ha portato le amministrazioni locali a collaborare con il Parco e la Riserva della Biosfera su un piano paritario.
Oltre alla sinergia tra le azioni della Riserva della Biosfera, è stato creato un sito web unificato che funge anche da portale, insieme a un nuovo Comitato Scientifico e a una progettazione congiunta per la valorizzazione del patrimonio comune. L’Arcipelago Toscano è stato l’ultimo in Toscana a unirsi e a operare sotto la guida di un ente scientifico.
Fino ad allora, solo il Parco agiva su queste basi, mentre molti comuni, come Portoferraio, non disponevano, o non cercavano, risorse per dotarsi di una direzione scientifica per le proprie strutture civiche. Tra gli obiettivi dello S.M.Ar.T., ispirandosi alla Convenzione di Faro, c’è la “promozione della cittadinanza attiva e il rafforzamento delle comunità dell’arcipelago, con l’obiettivo di valorizzare e coinvolgere le risorse umane, economiche e ambientali del territorio”.
4. Come coinvolgere la comunità locale nel processo di tutela e promozione dei valori culturali all’interno della Riserva della Biosfera?
Il Parco Nazionale, la Riserva della Biosfera e lo S.M.Ar.T. rappresentano gli strumenti principali per agire sulle comunità, promuovendo idee e strategie che si concretizzano in azioni, progetti e proposte. Questi progetti coinvolgono in particolare le scuole, ma progressivamente stanno guadagnando l’adesione di tutti i settori politici ed economici delle isole. Un ruolo fondamentale è svolto anche dalle numerose associazioni di volontariato, culturali e ambientali attive in tutto l’Arcipelago. Queste associazioni rappresentano una risorsa preziosa, dotata di una grande sensibilità, e spesso affiancano o addirittura anticipano l’operato delle istituzioni, mantenendo un dialogo costante.
5. Quali iniziative o progetti la sezione Toscana sta attualmente promuovendo per sensibilizzare sulle questioni legate alla conservazione dei valori culturali nella zona delle Isole di Toscana?
La vera forza dell’associazione culturale nazionale Italia Nostra risiede nelle sue sezioni, distribuite su tutto il territorio italiano. In quasi tutte le nostre isole abbiamo referenti locali, nazionali e internazionali, o collaborazioni consolidate con altre associazioni, con cui condividiamo battaglie ambientali, campagne culturali e progetti educativi.
Italia Nostra Toscana, insieme alla Sezione Arcipelago Toscano, si è distinta negli anni per il forte impegno a supporto di due importanti iniziative promosse dalla Regione Toscana. La prima è stata l’approvazione del Piano Paesaggistico, che, se attuato correttamente, potrà svolgere un ruolo cruciale nella tutela del nostro paesaggio e della nostra identità. L’assessore Anna Marson ha rappresentato la figura chiave per interpretare le molteplici urgenze del territorio regionale.
La seconda iniziativa per la quale siamo stati molto coinvolti è stata la creazione dello S.M.Ar.T., un progetto fortemente sostenuto nell’arcipelago dall’assessore alla Cultura e Vicepresidente regionale, Monica Barni.
6. Qual è il ruolo delle nuove generazioni nella preservazione dei valori culturali della Riserva della Biosfera Isole di Toscana, e come li coinvolgete attivamente?
Il ruolo delle nuove generazioni è cruciale, poiché all’Elba mancano professioni innovative che non siano strettamente legate all’industria turistica o che possano supportare un turismo alternativo a quello balneare, ad eccezione delle Guide Parco. Le criticità della gestione del nostro patrimonio culturale, soprattutto dal punto di vista scientifico, è la scarsa attenzione delle amministrazioni locali o statali rendono rare le figure giovanili qualificate nel settore culturale. Italia Nostra si rivolge spesso alle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendole con progetti e attività didattiche mirate.
In molti dei suoi progetti, Italia Nostra si avvale della collaborazione di insegnanti che condividono i suoi ideali e del supporto scientifico di diverse università italiane e internazionali. Le campagne naturalistiche o archeologiche, in particolare quelle legate al turismo scolastico, continuano ad attirare un numero significativo di partecipanti.
7. In che modo il Consiglio Regionale di Italia Nostra della Toscana collabora con altre organizzazioni e istituzioni locali per rafforzare gli sforzi nella tutela dei valori culturali all’interno della Riserva della Biosfera?
La collaborazione dell’Associazione con altre organizzazioni locali, nazionali e internazionali è sempre stata una priorità. Il dialogo con le istituzioni, a tutti i livelli, è fondamentale. La sinergia, la comunione di intenti e la partecipazione congiunta a progetti con altre associazioni culturali e ambientaliste sono costanti. Il contributo dei soci e dei presidenti di sezione è tanto variegato quanto prezioso e l’azione di Italia Nostra Toscana, soprattutto durante la mia presidenza, è sempre stata corale.
L’evoluzione della Sezione di Italia Nostra all’Elba, fondata quasi sessanta anni fa, prima in Elba-Giglio e poi, più recentemente, in Arcipelago Toscano nel 2014, ha ampliato sia la capacità progettuale della Sezione, sia le collaborazioni e gli scambi con le altre isole.
8. Come gestite la sfida di bilanciare la conservazione dei valori culturali con lo sviluppo sostenibile nella zona delle Isole di Toscana?
Rimane attuale l’impegno di Italia Nostra Toscana nell’interagire con le sezioni più interessate a ricevere nei propri territori progetti energetici di alto impatto ambientale, tra cui pannelli solari e pale eoliche, per tentare di armonizzare la necessaria transizione energetica con la qualità della pianificazione paesaggistica della Toscana. Il Consiglio di Italia Nostra Toscana ha approvato in questi ultimi anni alcuni progetti che danno molta importanza alla definizione e percezione del paesaggio, ed hanno avuto ripercussioni positive in tutte le sezioni, anche nelle nostre isole. Ne cito solo due, che vanno ad aggiungersi ai tanti progetti già realizzati.
La rete “Le Vie dei Medici Museo Diffuso En Plein Air”, avviato come scambi culturali tra scuole e segnalato Best Practice UNESCO è diventato un progetto regionale e nazionale, collegando i luoghi identitari che nel XVI secolo hanno cambiato i nostri destini, compresi quelli dell’Elba e del Giglio. Il progetto evidenzia le tracce medicee non solo a Firenze o nelle Ville Medicee, ma in tutto il territorio regionale, per unirle mediante la costruzione di Itinerari e Cammini Medicei tematici e geografici diffusi, nei musei e all’aperto, in tutta la Toscana o oltre i suoi confini. Si evidenzia anche la necessità non tanto di bandi estemporanei in occasione dei Centenari, ma di un piano regionale per il recupero e la valorizzazione a livello internazionale del patrimonio mediceo con la futura candidatura a itinerario culturale europeo.
Il progetto “Guardare al Paesaggio” invece si occupa del paesaggio e delle sue trasformazioni. Coinvolge il pubblico con giornate esperienziali, passeggiate e incontri con architetti, urbanisti, fotografi, musicisti, ambientalisti, ecologisti, optometristi esperti della visione per approfondire e discutere i diversi aspetti del paesaggio in una visione aperta, multidisciplinare e propositiva. “Guardare al paesaggio” è punto di incontro tra chi progetta il paesaggio, chi lo coltiva, chi lo tutela, ma anche semplicemente chi lo vive o ne usufruisce come fonte di ispirazione o rigenerazione, interagendo con esso o traducendolo con suoni o parole, come il poeta, il musicista, lo scrittore. Il progetto dalla Toscana continentale è arrivato anche a Piombino, alla Villa romana delle Grotte a Portoferraio e a Marciana, nel Parco.
9. Quali sono le iniziative di sensibilizzazione e educazione che la vostra sezione promuove per far conoscere e apprezzare i valori culturali della Riserva della Biosfera?
Ci atteniamo a quanto bene delineato nello statuto dell’associazione nazionale: “Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.”
Nel nostro sito web riassumiamo costantemente l’impegno profuso su tutti questi temi.
10. In che modo la tecnologia e l’innovazione vengono integrate nei vostri sforzi per la tutela dei valori culturali della Riserva della Biosfera Isole di Toscana?
La tecnologia aiuta a mantenere i contatti tra soci e con progetti tra le stesse isole e col continente, la presenza sul web è fondamentale, l’innovazione con IA è attuale e già condivisa.
Ultimamente la Sezione Arcipelago Toscano ha appoggiato la valorizzazione multimediale e innovazione grafica del parco archeologico delle Grotte, a Portoferraio, da noi gestito in collaborazione con il Comune di Portoferraio, in un nuovo sistema che ha felicemente coinciso con la conclusione del progetto CETS chiamato “DREAMLand” e che rappresenta un ulteriore passo verso il completamento dell’altro progetto CETS di cui fanno parte le Grotte chiamato “Cammino della Rada”.
Inoltre, la tecnologia e innovazione sono anche alla base della nostra risposta alle sfide energetiche e ambientali, purché rispettino i valori paesaggisti e culturali del nostro patrimonio più prezioso. La nostra associazione ha sottolineato questo interesse con la scelta dell’attuale presidente nazionale, Edoardo Croci, esperto in progetti scientifici che riguardano energia, ambiente, sostenibilità urbana, mobilità e trasporti, che nel suo discorso inaugurale ha dichiarato: “In prossimità della celebrazione dei 70 anni di Italia Nostra, oggi il suo ruolo di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, del paesaggio e dell’ambiente è quanto mai attuale. Attraverso le 200 sezioni e quasi 10.000 soci sul territorio italiano, l’associazione svolge un’attività continua di presidio e proposta per preservare l’identità culturale e la qualità ambientale del territorio, anche attraverso interventi esemplari di gestione di beni pubblici e partecipazione dei cittadini.”
11. Esiste un personaggio particolarmente significativo per Italia Nostra Toscana che ha contribuito in modo rilevante alla valorizzazione della Riserva della Biosfera Isole di Toscana? Se sì, chi è e in che modo ha influenzato positivamente la conservazione dei valori culturali nella zona?
Più che un personaggio singolo, preferirei scegliere i padri fondatori della nostra associazione nazionale, che hanno creato uno statuto ancora attualissimo nel quale riconoscersi e da cui prendere forza e motivazione, anche e soprattutto di fronte a situazioni difficili, tra cui Umberto Zanotti Bianco, Giorgio Bassani, Giulia Maria Crespi, Antonio Cederna e tutti gli altri.
In particolare, però, in ogni nostra isola ci sono o sono state persone speciali, anche funzionari pubblici, che, nelle loro rispettive competenze o aree, operano da anni con particolare impegno. E allora qui la lista sarebbe veramente lunga. La Riserva della Biosfera in questo senso è già un esperimento interessante, come un tavolo di lavoro permanente, per condividere esperienze significative e dimostrare fino a che punto l’azione della comunità contribuisce in modo positivo, come ben spiega la “comunità di eredità” prevista dall’art. 2 della Convenzione di Faro.
Isole di Toscana MAB Unesco
Cecilia Pacini
Presidente Fondazione Villa romana delle Grotte
Rappresentante delle Associazione culturali dell’Arcipelago Toscano nel Comitato di Gestione della Riserva della Biosfera MAB Unesco Isole di Toscana
Già Presidente Italia Nostra Toscana
Già Membro del Comitato Nazionale dei Consigli Regionali di Italia Nostra
Già Presidente Italia Nostra Arcipelago Toscano
Co-referente della Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa
Co-ideatrice del primo Forum Arcipelago Cultura