La recensione di Cecilia Pacini
È appena uscito un nuovo libro di Antonello Marchese, dal titolo “Nuovissimi appunti elbani - Una raccolta di curiosità e aneddoti per turisti e amanti dell’Isola d’Elba”, Lo Gisma Ed., ulteriore continuazione e aggiornamento del lavoro intrapreso con i “primi” Appunti Elbani e proseguito con i Nuovi Appunti Elbani. Gli argomenti trattati sono ancora una volta la natura isolana, con la sua geologia, la fauna e la flora, la storia, l’operato, il lavoro, le abitudini dell’uomo, elementi che si sono intrecciati a volte in maniera coordinata e armoniosa fino a formare nel tempo quella che oggi è la ricchezza del paesaggio elbano.
Antonello Marchese, giornalista pubblicista e fotografo, guida turistica e ambientale escursionistica, e guida ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, non è soltanto un divulgatore della bellezza naturale e culturale dell’Elba e delle isole toscane: è un vero e proprio esploratore del loro spirito. Con dedizione sin dagli anni '90, ha illuminato attraverso testi e immagini la meraviglia di questi luoghi, intrecciando passato e presente in un racconto che unisce aspetti storici, culturali e naturalistici. Ha contribuito con foto e testi a riviste nazionali e locali, e ha realizzato numerosi libri e guide illustrate, che sono ormai punti di riferimento per chiunque ami queste isole.
Vorrei descrivere meglio Antonello, amico e persona poliedrica che ama profondamente l’isola d’Elba e l’intero arcipelago, dove vive e lavora, perlustrando, per interesse personale o per lavoro, ogni luogo o aspetti che spesso si sovrappongono, e frequentando tante persone che insieme formano il nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale. Non si avverte differenza tra questi due aspetti, perché Antonello parla con la stessa curiosità intellettuale e emotiva di persone, monumenti, pietre, piante, animali, luoghi.
Leggere i suoi libri e articoli significa entrare in un universo che, per certi versi, ricorda la Shangri-La di cui Antonello parla a proposito della località di Pomonte, con un richiamo al romanzo Orizzonte Perduto di James Hilton e all’omonimo film di Frank Capra. Come nel monastero tibetano del romanzo, dove saggi da tutto il mondo vivono in armonia con una filosofia della moderazione, anche qui, nella narrazione di Antonello, si percepisce un equilibrio: racconti armoniosi, complessi e dettagliati ma accessibili a tutti, anche ai non esperti. Ogni storia, ogni ricordo, ogni esperienza è condivisibile da chiunque abbia vissuto questi luoghi con passione simile alla sua.
Le sue fotografie, a loro volta, sono racconti visivi: non solo catturano la bellezza della natura, ma ne documentano anche le sfide e i pericoli, ricordando la fragilità e la vitalità del nostro paesaggio insulare. La precisione e l’attenzione con cui immortala questi momenti riflettono un desiderio profondo di condividere interpretazioni lucide e profonde, che trasmettono un messaggio di conservazione.
Sensibile alle tematiche ambientali e culturali, tra i soci più attenti dell’associazione Italia Nostra, Antonello riesce a rivelare il paesaggio in tutta la sua intensità. Il suo lavoro, come in questo suo libro, nelle pubblicazioni fotografiche o nei suoi acquerelli, non è mai fine a sé stesso. Anche questi suoi “Nuovissimi appunti elbani” sono parte di un progetto più ampio, inserito nella Carta Europea per il Turismo Sostenibile nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, assegnata da EUROPARC e promossa da Federparchi. Un impegno, il suo, a promuovere un turismo che rispetti l'equilibrio delicato della biodiversità nelle aree protette.