Un appuntamento importante per la Città di Portoferraio, quello che si è svolto ieri mattina, 31 Ottobre, nel quasi completamente restaurato Forte Falcone, all'interno del quale 5 stanze sono state utilizzate per allestire una mostra permanente sulla storia di Cosmopoli fin dalla posa della prima pietra.
"Questa mostra rappresenta il compimento di un progetto che restituisce alla Città la possibilità di una lettura complessiva delle sue radici - spiega l'Assessore alla Cultura Antonella Giuzio durante la presentazione - ma restituisce anche una serie di documenti e di opere, la maggior parte delle quali di proprietà del Comune, che fino ad oggi erano dislocate in maniera da non avere visibilità. Questa è la prima volta che sono state rese fruibili".
Il Sindaco Peria spiega che la Mostra rientra in un progetto più ampio di recupero del patrimonio, iniziato nel 2004, quando Forte Falcone apparteneva ancora al Demanio ed era in condizioni di assoluto abbandono e degrado.
L'esposizione suddivisa in 5 sezioni, una per ogni stanza, resterà aperta anche durante tutti i fine settimana del periodo invernale, grazie alla disponibilità della società partecipata "Cosimo de' Medici", come ha tenuto a sottolineare l'assessore durante la fase dei ringraziamenti rivolti alle numerose collaborazioni che il progetto ha attivato.
"È il coronamento di un sogno", esordisce il Professor Beppe Battaglini introducendo la visita guidata che, a partire dalla stanza dedicata alla fondazione della città con la prima pietra posata a Forte Falcone il 7 Luglio del 1549, e quella con la data del giorno successivo, posata alla Linguella, si sviluppa attraverso dipinti e documenti che illustrano le 5 fasi dell'evoluzione di Cosmopoli:
La prima che va dal 1545 al 1570, è l'epoca in cui il giovano e brillante Duca di Firenze Cosimo De' Medici, affidò agli architetti Belluzzi e Camerini il progetto della Città Ideale, segnando l'avvio della sua politica marinara che in quel periodo aveva come principali nemici gli attacchi dei terribili pirati ottomani Khayr Din Barbarossa e Dragut Rais.
La seconda fase, inizia nel 1570, anno in cui morirono sia Giovanni Camerini che il Duca di Firenze. La città, ormai inespugnabile dal mare, è ora governata dal figlio di Cosimo Francesco I, il quale affiderà al grande architetto Bernardo Buontalenti le ulteriori fortifificazioni della città che devono prevedere un cambio di nemico; non più attacchi dal mare, ma prolungati assedi da terra, perpretati da truppe sbarcate in altri luoghi dell'isola. Nello stesso periodo viene ampliato e perfezionato il sistema di raccolta dell'acqua attraverso cisterne dislocate in tutta la città.
La situazione cambia ancora agli inizi del XVII secolo quando, con la costruzione di Forte San Giacomo a Porto Longone, gli Spagnoli si assicurano il controllo della zona orientale dell'Isola. L'Elba a quel punto non è più un territorio unico governato da Firenze, a cui rimane solo il dominio di Portoferraio, ma una zona suddivisa in tre parti, dove oltre ai Medici ed il Regno di Spagna, nel resto del territorio governavano gli Appiani.
La quarta fase illustrata nella mostra di Cosmopoli è quella non più caratterizzata dagli Architetti ma dai Governatori, a partire da Girolamo Tornaquinci, esperto di ingegneria militare, che governò dal 1688 al 1701 che apportò nuovi importanti lavori: la costruzione della Calata, l'innalzamento della controguardia a difesa della Porta a Terra e delle muraglie sotto la Cornacchia e la batteria del Cornacchino, tra il fosso e la Controguardia e l'allargamento del Fosso del Ponticello. Lavori che si possono ammirare nei disegni e nei dipinti esposti.
La mostra si chiude con due grandi dipinti di Giuseppe Maria Terreni che raffigurano Portoferraio nel primo quarto del XVIII secolo. L'ultimo dipinto in particolare "La prospettiva della Città con la veduta del Porto e delle Fortezze", rappresenta motivo d'orgoglio per l'Assessore Giuzio: "questo dipinto ci è stato restituito dalla Provincia dopo lunghe trattative, adesso resterà a Portoferraio"
t.p.