Una fetta di pasta al forno,
verdure fritte in pastella,
i pastori e la capannuccia sul comò e le civette che facevano l’amore con la figlia del dottore,
i cappotti rattoppati sul letto,
il fuoco nel camino, le patate a cuocere nella cenere calda,
il mi’ babbo che spezza il pane con le mani mentre fuma una Nazionale senza filtro,
la mi’ mamma contenta per un giorno, voltata di spalle che cucina per ore,
la pancia piena e il letto caldo,
un fiocco di neve nella notte, bianco e solitario come una cometa,
una canzone stonata di un briaco per strada, che non trova o non ha la via di casa,
la messa di Natale alla quale non siamo mai andati,
i regali mai visti e sognati,
la miseria e la malattia tenute fuori dalla porta, come un regalo di un tempo miracoloso e sospeso, il più bello di tutti.
U.M.