Un appuntamento ad inviti, per non bruciarsi la partecipazione ai futuri festival, quello del 18 aprile al Vigilanti, il teatro che porta da qualche tempo anche il nome dell'importante tenore.
Basato su di una lunga intervista realizzata nel 2012 da Stefano e Giovanni Muti proprio sullo stesso palcoscenico, il filmato intervalla sapientemente il pacato flusso di ricordi di Renato Cioni, classe 1929, dal bimbetto restio a cantare come facevano gli altri fratelli e sorelle ai fasti internazionali del Belcanto, con immagini storiche di repertorio e le immortali arie da opere con le maggiori soprano del mondo lirico, da Maria Callas (Tosca) a Joan Sutherland ( Lucia di L., Rigoletto).
Al di là dell'equilibrio narrativo, va sottolineata la pregevole resa tecnica del filmato; dalla cura della fotografia a quella del suono. Il tutto amalgamato dall’esperta mano di Giusi Santoro (PopCult) a cui è stato affidato il montaggio.
Il regista si è avvalso, anche dell’aiuto di Donatello Guerra che ha realizzato il suono in presa diretta e Duccio Corsi, che ha curato Effetti speciali e Grafica.
La serata si è conclusa con la visita, nel ridotto esterno al primo ordine di palchi, al piccolo spazio adibito a museo, con le immagini delle tappe della lunga carriera artistica e il busto giovanile di Renato Cioni realizzato da Luciano Regoli.
CR
Foto Donatello Guerra