50 anni di sacrifici, di intenso lavoro quotidiano: il sogno di una vita si è avverato.
Oggi è un luogo ricco di piante mediterranee dove ci si può intrattenere, discutere, lavorare, come era scritto nel primo “dépliant” del 1965.
Soprattutto nell'Art Center si “respira” arte.
Un mondo di artisti , amanti dell'arte e amici internazionali, molti dei quali non ci sono più, animavano questo centro, che da podere abbandonato si trasformava in un crocevia dell'arte. E' vinta una scommessa del 1965 di Italo Bolano, quella di combattere la tristezza nel vedere il vigneto abbandonato, il padre disoccupato e in brutte condizioni fisiche, il piccolo cascinale diroccato e vincerli con la gioia dello splendre di colori, in un parco di lussureggiante vegetazione mediterranea.
E' stata riscattata la tristezza provocata dalla stupidità della guerra che era da pochi anni finita.
Bolano era giovane, 29 anni, ma la sua esperienza parlava un linguaggio nuovo e proponeva i suoi insegnamenti, le sue creazioni e il suo nuovo turismo dell'Isola.
Attualmente Bolano è stato intervistato per circa un'ora dal canale 78, naturalmente i riferimenti alla “sua” Isola sono stati frequenti.
Nelle foto
Anni '60 - Un particolare della cantina “studio”di Italo Bolano dove risalta la scritta “tutto è possibile”.
La ricostruzione di una “tomba etrusca” ricavata dalla vecchia concimaia e scambiata dai turisti per “originale”.
2013 – Bolano dispone i vetri dallas a grosso spessore nello speciale cemento armato per realizzare il Monumento a Napoleone, nel suo Bicentenario all'isola, dal titolo “Omaggio a Vernet”.
Si può seguire la storia dell’Art Center per immagini anche sul sito Facebook https://www.facebook.com/openairmuseumitalobolano
Alessandra Ribaldone