Già da qualche tempo l’Elba ha scelto la sua nuova strada, ha abbandonato il binomio esclusivo sole-mare e l’assonanza anormale di sei mesi di attività e sei mesi di disoccupazione. Si è insomma avviata verso la valorizzazione e migliore conoscenza di sè stessa e della propria storia. In questo contesto, si è appena concluso un accordo che conferma, una volta di più, il grande cambiamento in atto e l’evoluzione da abitudini e clichè ormai desueti.
E’ appena stato firmato un accordo tra la Fondazione della Villa Romana delle Grotte e l'associazione di promozione sociale Archeo Color, che permetterà, già a maggio prossimo, la riapertura del sito archeologico tra i più significativi e suggestivi di tutto l’Arcipelago Toscano.
Molte sono le peculiarità e implicazioni di questo accordo e vale la pena accennarle.
La prima, più evidente, è costituita dalle protagoniste stesse e dalla fiducia che la Fondazione ha riposto in loro: tre persone preparate e motivate, che hanno deciso di risolvere in modo drastico e coraggioso il dilemma di come iniziare una professione nel difficile mondo del lavoro al giorno d’oggi. Hanno scelto di trasferirsi all’Elba, non da pensionati o da residenti saltuari, ma da giovani professionisti che vedono un futuro qualificato nell’Arcipelago.
La seconda è l’appartenenza di queste ricercatrici a un gruppo tremendamente qualificato per la gestione di un sito archeologico ancora da studiare e valorizzare, accanto a scavi archeologici ancora da continuare, davanti ad un’altra villa romana, davanti a un museo archeologico dalle grandi potenzialità, davanti a un’altra collina, quella dell’ex-lazzeretto al porto, dalle implicazioni ancora da scoprire e verificare...
La terza è la grande opportunità offerta all’Elba da questo primo esperimento di gestione diretta di un luogo equivalente a uno spazio museale. A contatto col pubblico non ci sarà un personale di livello medio-inferiore, non ci saranno approssimazioni, mediocrità. Qualsiasi visitatore della Villa Romana delle Grotte da ora in poi avrà a disposizione esperti di livello nazionale e internazionale.
La quarta è la grande opportunità per le nostre scuole e i ragazzi elbani. La totale disponibilità, per non dire priorità, già ampliamente mostrata dal gruppo originario da cui le tre responsabili di Archeo Color provengono, cioè il Gruppo Aithale, durante la campagna scavi di San Giovanni, fanno già presupporre uno scambio prolifico di visite, conoscenze e contatti, dalle materne alle scuole superiori.
La quinta, se vogliamo continuare a contare, è la potenzialità insita in un progetto del genere. Per ora si sta parlando di un particolare luogo del Comune di Portoferraio, che può sembrare riduttivo, ma gli studi approfonditi dalle socie di Archeo Color sono destinati a condurci in un viaggio ben piu’ vasto di collegamenti tra le isole dell’Arcipelago.
La sesta riguarda gli scambi di ricercatori, visitatori qualificati, tirocini di studenti italiani e stranieri, tirocini per gli studenti elbani. La Villa Romana, con tutti i siti archeologici locali, può a ben diritto diventare il fulcro della nostra rinascita culturale e, naturalmente, anche turistica.
Immagino che allora si intuisca l’ultimo punto di questa analisi. L’Elba negli ultimi tre anni di scavi archeologici ha brillato, il volontariato ha fatto a gara per offrire un supporto di ogni genere: adesso più che mai serviranno sponsor, finanziamenti, aiuti.
Porgiamo allora un benvenuto a Laura, Luisa e Luisa, coraggiose ricercatrici/imprenditrici che rischiano per noi tutto e offrono la loro professionalità e dedizione a un progetto in cui credono fermamente.
Cecilia Pacini