Ogni tanto capita, quando ci si reca al cimitero, di “allungare il giro”.
Nel senso che, oltre ai familiari stretti, si va a porgere un saluto anche agli amici e ai semplici conoscenti.
Tra questi figurava - forse perché riusciva lo stesso, stando dove stava, a strapparti un sorriso, chissà - anche Paolino Orzati, l’indimenticabile postino, scomparso nel 2002 a soli 52 anni.
Figurava, sì, al passato, perché da un paio di mesi lì Paolino non c’è più.
Ed in terra c’è rimasta una grossa buca, fino a ieri pomeriggio.
Fino a quando non ci è stata riposta la bara di un altro personaggio portoferraiese, anche lui scomparso (ironia della sorte) a soli 52 anni, Maurizio Burroni.
Lo stupore provato sul momento ha subito lasciato il passo all’immaginazione, a provare per un attimo ad indovinare in che modo, nell’aldilà, ambo le parti abbiano sancito questo “passaggio di consegne”.
L’immaginazione però si è stoppata sul nascere, data la caratura e l’imprevedibilità dei personaggi in questione; il campionario delle battute era davvero immenso, ma è stato impossibile trattenere un sorriso affettuoso.