VI FARANNO VEDERE I SORCI VERDINI - Cari compagni che vi ostinate - sempre più circondati - a resistere da eroi, all'interno di quello che fu un partito della sinistra... l'onda lunga si è già infranta, il PD - se gli va bene - tornerà alle percentuali dell'onesto smacchia-giaguari, e con l'ingresso dei nuovi ascari finto-ex-berlusconiani (anche part time) nella maggioranza di governo voi conterete, per usare un comparativo di estrema minoranza, sempre più assai meno d'un cazzo. Un miracolo, comunque, l'avete compiuto ... mi avete fatto rimpiangere Massimo Findus D'Alema (dal profilo Facebook di Sergio Rossi)
Ciao Sergio.
In primis un caro saluto, perché è da un po’ di tempo che non ti scrivo.
Non sono particolarmente conoscitore del mondo politico, come lo sei tu.
Seguo, però, con attenzione, non vorrei dire preoccupata, ma quasi, l’evoluzione del nostro Paese.
Mi pare di cogliere, dalle tue parole, un sentimento non solo negativo nei confronti dell’attuale dirigenza del Partito Democratico, al di là del riferimento VI FARANNO VEDERE I SORCI VERDINI.
Certamente il PD avrà aspetti non condivisibili, come, credo, la maggior parte di uomini, Partiti, Istituzioni e così via. Se fosse perfetto, probabilmente, non vi sarebbero uomini a guidarlo, ma robot.
Non so se abbia provocato danni ingenti al Paese, mi riferisco a questo Esecutivo, perché mi sorge il dubbio che tu non nutra grande amore per chi guida il Governo stesso.
Ho però l’impressione che l’attuale situazione in cui si trova l’Italia non sia imputabile a chi ora è alla Presidenza del Consiglio e al Dicastero, nel suo complesso.
Altri, in passato, credo abbiano contribuito a creare le condizioni debitorie, i cui riflessi sull’economia e sulla finanza pubblica dell’Italia sono indubitabili.
Ho l’impressione che anche tu, come un importante istituzione di carattere religioso mondiale, tenda ad attribuire spesso, se non sempre, ad altri le responsabilità di tutto ciò che accade di negativo.
Probabilmente, era meglio quando all’interno della sinistra si faceva cadere un Governo guidato da un uomo che a quell’area apparteneva.
O applaudire a chi consentiva il pensionamento dopo circa 15 anni di ‘lavoro’.
L’esempio della Grecia, forse, non ti scalfirà, perché chi la governa ti è probabilmente più vicino come ideali.
Ma, lo si voglia o no, li si ami o meno, i totali vanno sempre fatti, perché mi sembra di capire che di sistemi diversi dal capitalismo non ne sono rimasti molti altri.
So bene che non c’entra tanto quanto ti scrivo con il tuo ragionamento iniziale, ma davvero mi chiedo se sia possibile continuare a considerare una sinistra moderata quasi come fosse l’unico vero nemico politico da combattere.
Sarà perché non vivo di ricordi, di sogni o di poesie, che peraltro amo tantissimo. Sarà perché non ho vissuto con intensità i sentimenti di carattere politico.
Ma mi sorprendere leggere le tue espressioni, soprattutto nelle due righe finali.
Io ho sempre letto con attenzione i tuoi commenti.
Questo mi pare esagerato, e non pensare che io sia un puritano o che rifiuti espressioni colorite.
Ma se chi è senza colpa scagli la prima pietra, mi pare si dica, sarei curioso di capire se esista una forza politica esente da macchie.
Ti abbraccio.
Angelo Drusiani
Caro Angelo
Le questioni che poni sono importanti (per certi versi epocali) e necessiterebbero, per ottenere congrue risposte, anche di conoscenze politico-economiche ben più vaste di quelle di cui dispongo. Provo ad affrontarle in ordine sparso, conscio pure che poi ai lettori non può fregare più di tanto del mio punto di vista.
Inizio col notare che le righe iniziali - la cui sostanza comunque confermo - le ho scritte in un contesto particolare come è Facebook, dove si possono ritrovare parole ben più in libertà delle mie. Considerale "un pensiero incazzato" stamani forse, all'indomani della mancata autorizzazione all'arresto di un "fior di giardino" da parte del Senato, scriverei su FB pure di peggio.
Ciò premesso mi pare che tu mi attribuisca una filosofia del "voglio tutto per tutti e subito" che non mi appartiene neppure un poco. A titolo di esempio: per il principio economico brutalmente reso dall'adagio elbano "leva e non mette botte canta" ho sempre trovato scandaloso che si pensionassero con venti anni di servizio (e pure meno) dei quarantenni (miei coetanei) destinati a gravare per un'altra quarantina di anni e (fortunatamente) anche più sulle pubbliche finanze.
Va detto che è ugualmente e pure più scandaloso che i miei e i tuoi contributi siano serviti e servano a pagare liquidazioni e pensioni d'oro di manager incapaci (pubblici e privati), così come è vergognoso che in questo paese si registri il più alto livello di elusione ed evasione fiscale dell'occidente avanzato.
Credo poi così fermamente nel bilancio diritti/doveri da essermi pure beccato già in anni lontani delle critiche per aver affermato che tra le funzioni dei sindacato c'era l'educazione all'impegno nel lavoro. Non mi hanno mai convinto né il ribellismo generico dei giacobini fuori tempo massimo, né gli interpreti della "Milano da bere" craxiana (i più grandi creatori del buco nel bilancio dello Stato, quasi tutti poi divenuti protagonisti dell'oscuro ventennio berlusconiano)
Ero (e resto) fautore dell'austerità, della tensione ideale, dell'obbligo alla solidarietà sociale, del primato della cultura e del rigore morale di Enrico Berlinguer, valori che l'attuale PD, alla prova dei fatti, mi pare neppure sappia dove stiano di casa.
Quale partito attualmente presente sulla scena politica mi sembra esente da pecche? Neanche mezzo, e credo che questo paese abbia un disperato bisogno di buona normale politica, credo che le ragioni del mercato e dell'economia e le ragioni della socialità, debbano trovare interpreti politici; semplificando c'è bisogno di una sinistra seria ed unita così come di una destra credibile, ed attualmente non ci sono. Non credo che dire ciò significhi far poesia, sarà forse utopico ma non certo lirico. Ugualmente credo che chi afferma che le categorie di sinistra e destra sono superate, non capisca un fico secco di filosofia, di politica e soprattutto di storia. I "superamenti del concetto di destra e sinistra" - finiti quasi sempre in tragedia per il popolo che li ha applicati affidando i suoi destini ai vari Mussolini, Hitler o Peron - non sono una novità ed hanno scritto le pagine più nere della storia. E' l'assenza del confronto politico, è l'omologazione per me il vero "nemico da combattere".
Ripeto di pensare che una democrazia compiuta abbia bisogno di una destra certa e di una sinistra certa, e considero l'attuale PD un "non so", una scipita marmellata centrista pendente a destra.
Tu lo valuti espressione di una "sinistra moderata" ma come può dirsi di "sinistra" chi, esorcisticamente, non scrive e non pronuncia neppure questo termine? E' di sinistra (ancorché moderata) una tizia come la ministra Boschi che afferma di sentirsi più vicina a Fanfani che a Berlinguer?
Ultima la Grecia, non sono un valente economista come sei tu e non mi avventuro in analisi spericolate, ma una cosa ben chiara in testa ce l'ho: sono per default internazionalista ma questa non è l'Europa dei popoli solidali che io e molti della mia generazione avevamo vagheggiato. Anche l'Europa ha bisogno (come l'Italia) di più politica, di più creatività e meno pastoie burocratiche.
Un abbraccio
Sergio