Un'insegnante (che calorosamente ringraziamo) ci ha inviato questo componimento di un piccolo immigrato tra di noi. Lo abbiamo trascritto e ve lo proponiamo perché sono riflessioni sulle quali ci parrebbe opportuno riflettere, oggi più che mai in questi giorni segnati dall'intolleranza di tanti e dall'odio di troppi.
I diritti dei bambini
Io mio chiamo ...... e abito in Italia, è bello perché sono in mezzo a delle persone che parlano una lingua diversa, ma col passare degli anni ho imparato a parlare come loro.
Sono felice perché la gente mi accetta per come sono diverso da loro, per il colore della mia pelle anche se alcuni sono più scuri, per la mia religione che posso decidere di praticarne una.
Io non trovo giusto che alcuni bambini non abbiano una casa e siano aggrediti o sfruttati, ma vorrei che fossero protetti e che avessero una casa.
Gli stranieri non dovrebbero essere giudicati per le loro culture ma accettati perché siamo tutti uguali.
Credo che la gente non debba separare una coppia perché sono di 2 nazioni diverse.