Come scientificamente riconosciuto a livello internazionale la scuola fiutopietristica elbana rappresenta un metodo di datazione storica consolidato e certo. In estrema sintesi trattasi di un branca della moderna archeologia che permette, tramite l’attivazione di rari ricettori olfattivi potenziati nel corso di anni e anni di rigidissima disciplina spiritrombale, di datare con un margine di errore non superiore alle 48 ore il momento della manipolazione di pietre di vario peso e consistenza da parte di popolazioni etrusche o coeve.
Il Prof. Soldoni, notissimo docente di speleologia per l’appunto etrusca e massimo esponente del fiutopietrismo isolano, nel corso di una personale deambulazione annusatoria nella spiaggia di Bagnaia, noto giacimento sassoso, fra i più ricchi, olezzanti e appuntiti del nostro pur roccioso arcipelago, è stato all’improvviso attratto da un potente flusso odorifero proveniente dal fosso maestro della ridente frazione portoriese.
Questo il racconto commosso dello scienziato:
- Mentre i ricettori olfattivi non educati alla nasazione scientifica classificavano il flusso odorifero come normale esalazione estiva proveniente da depositi escrementizi non adeguatamente smaltiti, il recettore B-422 della narice sinistra mi avvertiva insistentemente che trattavasi della ormai ben nota fragranza causata da manipolazione tardo etrusca avvenuta sicuramente in uno dei primi tre giorni di marzo del ventiduesimo anno del quarto secolo a.c.
La mia emozione fu enorme. Ma divenne addirittura sbalordimento quando seguendo il flusso fino al punto di emanazione mi resi conto che esso proveniva non da pietre, come di consueto, bensì da un antichissimo manufatto ligneo in corso di avanzato sbriciolamento che i nostri antenati elboetruschi avevano assemblato a mo’ di parapetto per proteggere i locali da inopportune quanto dolorose cadute nel fosso medesimo. -
Va da sé che l’esaltante scoperta ha immediatamente convinto il Comune di Rio nell’Elba a rinviare sine die gli urgentissimi lavori da anni programmati per rifare ex novo il parapetto ormai destinato a non parare più nulla, però per sempre.
Il Mitile Ignoto