Lettera ad un compagno sudamericano
Non voglio mascherarmi da cittadino esemplare e santo ma mi sforzo di essere decente:
- mi ha provocato un assurdo leggero brivido di piacere leggere, qualche tempo fa, su facebook un post di Maria Teresa Grassi, dal quale scoprivo di non essere il solo a togliere la stagnola e la pellicola plastica dai defunti pacchetti di sigarette, per destinarli al contenitore della carta da riciclare;
- non ho mai rubato nulla: l'unico "esproprio proletario" che portai a compimento, unitamente ad altri giovinastri, era relativo ad alcuni grappoli d'uva di cui alleggerii una vigna, nel marcianese; crimine miseramente frustrato non solo dalla sua immediata scoperta, ma anche dallo sfottò del vigile agricoltore: "po' di coglione... vieni a ruba' nel tuo?". Lui era mio cugino e quei "centi" di viti - benché lo ignorassi - erano ancora proprietà indivisa della mia famiglia;
- ho sempre pagato i miei debiti (e pure quelli di qualcun altro) e ho sempre pagato le tasse, anzi sottoscriverei quello che diceva la buonanima dell'ingiustamente vituperato ministro Padoa Schioppa: pagare le tasse (giuste) è bello, perché le tasse servono (o dovrebbero servire) a far funzionare civilmente e solidaristicamente uno stato, sono il discrimine tra la tribalità e una società organizzata. Ho dato quindi a Cesare quello che era di Cesare;
- l'uccisione diretta di un essere vivente di maggiori dimensioni, cui mi si può far carico, mi pare sia quella di un'orata di kg 2 "allamata" alla Linguella (ma ormai non pesco più da svariati decenni). La violenza mi fa schifo in ogni sua forma, pure da ragazzino, non essendo un santo, conto di averne prese di più, per cercare di fare da paciere tra chi litigava, di quante ne abbia date;
- sul non dire falsa testimonianza sono messo bene: fino ad oggi, facendo un mestiere rischioso, in tribunale o da quelle parti mi ci hanno portato parecchie volte, ma si è sempre stabilito che le puttanate, se non le menzogne, le aveva dette qualcun altro;
- circa l'onorare padre e madre ho la coscienza a posto, ho onorato perfino mia nonna quando era partita di capo e, non riconoscendomi, da bimbo, la rincoglionita ma energica vecchietta mi buttò fori di casa, e mi piantò amabilmente un coltello nel polpaccio;
-non ho mai desiderato la roba d'altri, l'invidia (al pari della noia) non è sentimento che sta tra le mie corde. Sarà questo peccato di presunzione?
Fino a qui ho la sufficienza piena, vediamo le materie dove zoppico:
- le feste le ho santificate assai poco, anzi, fosse per me promuoverei una riforma del calendario che le abolisca, e ridistribuisca più razionalmente i necessari periodi di riposo durante l'arco dell'anno, atteso che è provato che, specie le feste più solenni, sono una fonte inesausta di litigi familiari, spese e sprechi irrazionali, stranguglioni (per i foresti indigestioni) trimalcionici, frustrazioni, depressioni e meno severi ma sempre presenti giramenti di palle;
- nominai spesso invano l'Altissimo ed espressi sovente pure pareri non lusinghieri sul suo entourage, lo so è un'abitudine deprecabile, ma invoco la generica attenuante del lessico familiare, dell'essere cresciuto da un onestissimo lavoratore, che però usava i moccoli come segno di interpunzione tra una frase e l'altra, e che un po' mi ha imprintato;
- atti impuri: ahi , se si potesse saltare insieme al collegato relativo sul desideri degli altrui coniugi, sarebbe meglio, ma ... evvabbé ho trasgredito, non quanto certi/e che conosco, che vivono obnubilati dalla topa o in assatanata aviocarenza, ma nel mi' piccolo... E il grave è che continuo a pensare che, tra persone consenzienti di qualsiasi sesso che "fanno col suo", e non fanno danni, cosa sia lecito non si comanda, ma lo decidono loro. Beninteso trovo orripilante la violenza sui minori perpetrata e/o tollerata e coperta anche da porporati e da presunti pastori d'anime;
- veniamo al punto su cui più temo: io non ci arrivo ho un cervello troppo limitato per capire e convincermi dell'esistenza di un'entita suprema, trascendentale, quando non so comprendere concetti come infinito, nulla, tutto. I massoni che sono più intelligenti - o almeno si reputano tali - hanno il Grande Architetto, io nemmeno un geometra. Ma mica sono ateo eh! Come si fa a negare l'esistenza di qualcosa che non si comprende? Mi parrebbe uno scivolone logico. Lascio comunque a tutti la libertà di credere nell'aldilà e nel Dio che che loro meglio convince, con la raccomandazione di essere persone perbene nell'aldiquà, e soprattutto di evitare di massacrare il prossimo con la scusa che è infedele, come accade, ancor oggi a parti rovesciate rispetto al passato, quando si facevano le crociate: guerre supposte di religione, che come tutte le guerre della storia erano motivate dai quadrini.
Tutto ciò premesso si metta nei miei panni:
- atteso che la politica italiana è sempre più richiamante la figura storica di Bartolomeo Colleoni (vedi foto a lato), che notoriamente poteva vantare, ed esibire anche, tre coglioni, talché, più che di tripolarismo, credo sarebbe il caso di parlare di tritesticolismo;
- considerato altresì che l'area ideale a cui mi sento di appartenere è, in parte militarmente occupata da gente che somiglia alla sinistra quanto un ippopotamo a un triciclo, in parte da rissosi elementi che passano il tempo a scambiarsi tra di loro anatemi, insulti, sputi, cazzotti e ombrellate, col risultato di contare assai meno d'un cazzo;
- visto che gli unici discorsi di sinistra, senza se e senza ma, che ho avuto modo di sentire pronunciare (e soprattutto ascoltare con la dovuta attenzione) in questo sbrindellato paese, sono i suoi
Al netto delle questioni riguardandi le libertà di costume privato degli individui, di cui al precedente punto nel quale si trattava del precetto relativo al fornicare e zone collegate,
CHIEDO una particolare dispensa
che mi consenta di fondare il movimento P.A.P.A.C. (Papisti Agnostici Popolari Autonomi e Comunisti) di cui sono a chiederle di prendere decisamente la testa, scendendo finalmente in campo e raccogliendo le sparse membra della sinistra (in fondo, anche in questo caso, tratteremmo di miracolo e resurrezione - argomenti sui quali lei ha indiscussa competenza).
So che lei obietterà di essere un extra-comunitario e di non godere dei diritti politici, ma guardi che dei grandi capi della triplice intesa (ad affondare il paese non mettendosi d'accordo su nulla), due come lei non godono per vicissitudini varie dei diritti politici, ed il terzo è un evidente torzolo cacciaballe che, oltre ad essere stato eletto solo in elezioni condominiali, sembra spesso, nei suoi vaniloqui, un cittadino di Saturno.
Attendendo speranzoso, deferente la saluto - mi perdonerà - con un pagano "la Speranza è l'ultima Dea".