Tra le persone che non ci son più, e di cui sento fortemente la mancanza, c'è sicuramente Antonio (Tonino) Lupi detto "il Marinaretto", bravo avvocato e quindi potenzialmente membro della buona borghesia cittadina, ma che in realtà era un ferajese vero, inzuppato nel popolo.
Il Marinaretto era dotato di grande cultura e di una vivacissima intelligenza, che sapeva però applicare anche alla ideazione di memorabili scherzi, e soprattutto a "sentenziare" (senza toga) qualcuno che lo meritava, crocifiggendolo con una battuta spiritosa e fulminante.
Ad esempio, di un amico un po' naif, per stigmatizzarne la ferinità, unita al fisico bestiale, ebbe a dire: "Gli manca la coda"
Tonino (al quale doverosamente è stato intitolato lo stadio cittadino) aveva una grandissima passione per il calcio e seguiva le vicissitudini dell'Audace, la locale compagine calcistica. Un giorno su uno dei giocatori biancorossi osservò: "Certe volte lo vedi che si blocca in mezzo al campo e alza l'occhi... te pensi che rifletta, che stia pensando al gioco... e invece no, scoreggia!"
E sempre dal solito ambiente dei ludi pedatori proviene la storiella che lo riguarda, e che mi è venuto in mente di raccontare (il perché sarà chiaro dopo)
Orbene, prima dell'inizio di un campionato, i dirigenti audaciani erano riuniti, si trattava di rifare la squadra, chi confermare, chi tagliare, chi inserire, e un po' tutti esprimevano le loro valutazioni, di norma improntate alla bonomia, e ritornavano frasi del tipo: ".. beh tecnicamente è un po' scarso, giochicchia... ma è un un bravo ragazzo..." oppure "... incomincia a esse' vecchiotto, sì, corre poco, però di carattere è una pasta..." .
Tonino per un tratto ascoltò, ma poi se ne uscì con una delle sue, sbottando: "Sentite un po', ma dopo tutti questi bravi ragazzi... ce l'abbiamo un bel pezzo di merda che sappia gioca' bene a pallone?"
Orbene, nelle ultime settimane, con la febbre elettorale che impazza, mi è capitato di sentire e leggere valutazioni del tono: "... di politica sa poco, di amministrazione una sega... però è un bravo ragazzo", oppure: "certo che d'arosti n'ha combinati, e anche grossi, ma è un amico...", o ancora: "Deh, non è di sicuro una novità... e si... prima di tutto ha guardato ai su' interessi, ma come faccio, siamo anche mezzi parenti ..."
E non vediamo all'orizzonte neanche un "Tonino" che riesca far entrare in tante (troppe) zucche, la dose di realismo necessaria a capire che, con queste "squadre", la retrocessione (del territorio) è assicurata.
Come ebbe ad affermare un noto pedagogo e fabbricatore di sfondoni isolano: "Non si fanno le nozze coi funghi secchi"