Alfredo: Gino bongiorno dove vai tutto arezzato?
Gino: Dé, m’ha detto la mi’ moglie che devo assolutamente piglia’ ir pane qui ner negozio davanti ar Comune, c’hanno messo da poco, perché ‘un ce n’avemo più e oggi c’avemo i nipoti che vengono a mangia’.
Alfredo: Dio bono o fermati un momento! T’offro un caffè e poi a quest’ora der mattino, qui d’Arcangelo, c’è un bel fresco.
Gino: dé proprio du’ minuti, poi devo anda’.
Alfredo: sai c’ho saputo proprio, ora ora. E’ passato uno, che conosco, tutto incazzato, pecché l’hanno chiesto dar Comune di saldà la tassa sulla casa di qualche anno fa’. ‘Un l’aveva pagata tutta. Ma la cosa bella è che m’ha fatto vede’ la lettera der Comune e sai chi l’ha firmata? Ir Parigi, ti rendi conto?
Gino: Ma ‘un no sapevi che ar Parigi, da qualche tempo, gl’hanno dato la competenza anco su’ tributi che c’aveveno i Vigili?
Alfredo: no, ‘un no sapevo. Budello cane, ma a ‘sto Parigi gl’hanno dato tutto in mano. Fa tutto lui. L’edilizia, l’urbanistica, i lavori pubblici, il turismo, la cultura. La scorsa estate fece anche parte del Comitato organizzatore del tuffo in mare alle Ghiaie. Dava i numeri ....
Gino: Ner senso che sbarellava?
Alfredo: No no dava i numeri a chi partecipava. Gni manca solo di firma’ anco pell’Ufficio anagrafe e poi è fatta. Come diceveno i Romani, me lo dice sempre ir mi’figliolo, è proprio un Deusse in macchina!
Gino: Mi sembra che i Romani ‘un dicessero proprio così, ma certo che ‘st’architetto Parigi in Comune è ‘na potenza. 'Un era mai successo! Sai che ti dico o ‘un farebbero meglio questi che ci so’ ora a molla’ tutto e andassene a casa? E chiede ar Prefetto di nominallo Commissario prefettizio, così potrebbe fa’ tutto lui senza votassi l’anima co’ le Giunte e i Consigli comunali. Tanto a che serveno? Che pensi che ir Comune lo portino avanti ir Sindaco e la su’maggioranza? E’ lui ir fattotumme. Sembra Figaro...
Alfredo: Sembra Sigaro?
Gino: Figaro il barbiere di Siviglia: Figaro qua... Parigi di là, ti sei scordato l'apparecchio per senticci o sei più rintronato der solito?
Alfredo: Siviglia, Parigi, i barbieri cor sigaro a me mi sembra che sei te che fai casino e poi... mi fai ride e pensi che ir Marini o ir Bertucci voglino andassene a casa? No, quelli ‘un ni stani nemmeno cor verderame!
Gino: Ir Ferari penso che ora c’andrebbe anco volentieri... 'un ne pole più, sembra che aguanti il fiato coi denti ... Proprio l' altro giorno in Consiglio hanno deciso di salda’ i chiodi della Comunità montana dove lui era una specie di Parigi.
Alfredo: Ah, e hanno deciso di paga'?
Gino: Come banchi .. 800 mila euro, ma sai a quanto ammonta il debito della Comunità montana, che ha dovuto paga ir Comune per conto nostro? a 1 milione e 300 mila euri. Io c’ero in Consiglio.
Gino: ho sentito di’ che ir Consiglio ha approvato anche ir consuntivo dell’artr’anno. Io ‘un me ne intendo tanto di bilanci der Comune, ma ti sembra regolare che si possa chiude un bilancio co’ un avanzo di più di 7 milioni? Hai visto su erbarepòrte c’è anche la foto della pagina della relazione dove c’è riportata anco la cifra. Io dico, ma se i sordi che hai, co’ tutto quello che c’è da fa’ a Portoferaio, ‘un ce la fai a spendeli che ci stai a fa’ in Comune? Arenditi!
Alfredo: Boia! Certo 7 milioni è tanta roba. E poi vanno a vedé se uno, come quer mi’ amico, pensionato come noi, ha pagato tutta l’ici che doveva paga’.
Gino: Caro Alfredo semo messi proprio male. Pe’fortuna che c’è ir Fornino che quarcosa fa’. Ha tappato un po’ di buche pe’ le strade, ha lavato un po’ ir centro coll’acqua di Cosimo, ha levato un po’ d’erbacce…. Se avesse i mezzi pe’ sistema’ la terazza der Comune, guarda che schifo è sempre, la sistemerebbe subito. Lui a casa ‘un ce lo manderei. Lo assumerei all’Ufficio Tecnico capo-operaio, come era il Braschi ... che un po' che un lo vedo .. a proposito sta bene?
Alfredo: Si si sta bene, ma è incazzato per tutti i troiai che stanno a fa' in Var di Denari .....
Gino: Tante volte c'incastra ir Parigi anche lì?
Alfredo: per forza: 'un si move foglia che Parigi 'un voglia
Gino: 'un c'è salvazione... bona Alfredo, ora me ne vado.
Alfredo: Ciao Gino, ‘un ti scorda’ ir pane.
Gino. Dé meno male che me l’hai ricordato, se no andavo a casa senza comprallo. Volevi senti’ i corpi di rincoglionito che m’avrei preso, dalla mi’ moglie… ave' a che fa' con quella ... altro che Parigi, Siviglia e Nova Yorke ...
Wack (Gabbiano in volo sui tetti di Parigi)