Volevo chiudere in bellezza: dopo la voce angelica di Noa, il rock dei miei tempi con la Premiata Forneria Marconi e il soul caldo di Tony Momrelle, mi mancava questo ultimo evento in cima al Volterraio. La musica malinconica del violoncello, accompagnato da una voce melodiosa, in mezzo alla natura.
I suoni che si fondono con l’ambiente circostante e ti solleticano l’animo.
Non potevo perdermelo!
Per questo mia moglie ha telefonato al numero segnato su Internet:
“Scusi vorrei prenotare due posti sulla la navetta per il concerto di domani?”
“Mi spiace ma è tutto esaurito.”
“Allora posso usare la mia macchina, e i posti sono a numero chiuso?”
“Certo, potrà organizzarsi per conto suo e i posti non sono limitati... non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito.”
Ma quando il giorno dopo arrivo in cima, prima di attraversare il ponte in legno che collega al luogo del concerto, una signorina mi intima il “Chi va là?”.
Le do i miei dati personali, ma non risulto tra gli iscritti per il concerto.
Dovrò aspettare insieme ad altri, al di qua del ponte, l’arrivo degli ultimi prenotati con la navetta. Le chiedo se potrò assistere al concerto, ma la ragazza risponde dicendomi che non lo sa e che i posti “dovrebbero” essere a numero chiuso. Ma come? Mi sono fatto questa scarpinata con la smania di ascoltarmi un po’ di buona musica in mezzo al verde e rischio di rimanere a bocca asciutta? Mi metto a chiacchierare con alcuni conoscenti dell’accaduto (anche loro sono stati bloccati!) e passa quasi un’ora. Finalmente arriva una responsabile del comitato organizzativo di “Elba isola musicale d’Europa”, la Signora Giuzio, che ci conferma quello che ci avevano accennato:
i posti, probabilmente per motivi di sicurezza, sono limitati a 80.
Questi sono gli accordi inderogabili presi con l’Ente Parco.
Gli eccedenti non potranno assistere al concerto, almeno ufficialmente.
E abusivamente, mi chiedo? Il mio istinto da caprone selvatico prende il sopravvento e con un guizzo, correndo, mi nascondo tra le ceppe di ginestra.
Se volete impedirmi di vedere il concerto...dovete abbattermi!
Una volta mi sarei arrabbiato, ma quando arriva l’età della “saggezza”(se arriva) e in particolar modo se sei in mezzo alla natura, capisci che te li devi godere quei momenti. Sentire quella musica fondersi con quel paesaggio stupendo, ha dissolto ogni mia ansia accumulata. È stato davvero un bel concerto e per questo ringrazio i musicisti Mario Brunello e Francesca Breschi, l’associazione Elba Isola musicale, il Comune e l’Ente Parco.
Per l’evento del prossimo anno, mi auguro di cuore che non si ripetano certi errori e che ci sia maggior chiarezza. Come luogo in mezzo al verde per la prossima edizione, oltre ai vari siti già scelti, agli organizzatori mi permetto di suggerire il Promontorio dell’Enfola, che è un posto bellissimo e di facile accesso. E io, lo conosco bene quel posto.
Roberto Fiaschi
(Pagina FB: “Il tempo per riflettere”)