Vengo all’Elba ormai da più di trent’anni, precisamente a Porto Azzurro durante il mese di giugno. Quest’anno però, per motivi di salute, ho dovuto rimandare l’appuntamento con la nostra splendida isola nel mese di settembre.
Per tutti questi anni ho sentito sempre parlare (più che altro lamentare) gli amici vaporini a proposito dell’allungamento della stagione turistica: la frase più ricorrente è “Adesso la stagione
dura solo due mesi” oppure “Dopo il 20 di agosto è tutta discesa”. Pensavo quindi di non trovare nessuno ma è evidente che mi sono fatta influenzare da una visione distorta di questa realtà. Da sabato primo settembre (giorno in cui sono arrivata) ho trovato tantissima gente, perlopiù di nazionalità Svizzera o Tedesca, con delle giornate stupende.
Perché quindi ho scritto visione distorta? Perché a quanto ho capito questo dell’allungamento della stagione deve essere un problema che si palleggiano gli imprenditori con l’amministrazione comunale. Allungare la stagione turistica è il sogno di ogni imprenditore turistico e in altre zone d’Italia, per allungare la stagione turistica, le amministrazioni locali stanziano dei fondi a favore delle attività commerciali che rimangono aperte oltre il periodo estivo. Questo per rilanciare il territorio e incentivare i turisti a rimanere sul territorio.
D’altronde le attività commerciali non possono concentrare il proprio fatturato soltanto nei mesi di luglio e agosto. Allungare la stagione turistica significa sia per le amministrazioni comunali che per gli operatori turistici fare un grosso sforzo di disponibilità sia in termini di investimento che di organizzazione eventi sul territorio.
Questo comune, stando a quanto riferitomi dai paesani, non ha disponibilità economiche ma sarebbe sufficiente che durante una passeggiata serale il sindaco apra gli occhi per accorgersi che c’è qualcosa che non va.
Per correttezza dobbiamo dire che le responsabilità della “stagione non allungata” non è soltanto da attribuire all’Amministrazione Comunale ma in parte anche alle attività.
Per allungare la stagione turistica ci deve essere la buona volontà a dare la propria disponibilità sia in termini di tempo che di investimento, necessari alla creazione di un’offerta adeguata.
Per alcune iniziative non è richiesto nessun tipo di investimento, è sufficiente collaborare tra le attività avendo l’accortezza di avere un unico obiettivo: portare turisti e trattenerli il più lungo possibile.
Lasciare per esempio che le concessioni siano quasi già sbarazzate è sinonimo di indifferenza da entrambe le parti.
Far terminare il servizio navetta con le strutture ancora piene è insensato.
Allungare la stagione turistica vuol dire creare un sistema che sia in grado di acquisire sempre nuovi clienti.
Un turista che viene adesso a Porto Azzurro trova sicuramente una sistemazione, ma troverà vie buie con negozi già chiusi da settimane. E il prossimo anno sceglierà un’altra destinazione.
La speranza è che si migliori un po’ tutti. Io in compenso ho deciso che il prossimo anno tornerò a
settembre, vediamo un po’...
Saluti,
Annarita