Dalla Leopolda a Fratelli d'Italia:
L'ESPRESSO (http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/10/04/news/ecco-chi-ha-finanziato-giorgia-meloni-1.327518) scrive:
"Fratelli d’Italia ha ricevuto un bonifico da 20 mila euro, poco prima delle elezioni del 4 marzo, da Vincenzo Onorato. È l’armatore napoletano che controlla le compagnie Moby, Tirrenia e Toremar, punite dall’Antitrust con una multa da 29 milioni per abuso di posizione dominante sulle rotte verso la Sardegna.
Due settimane dopo il voto, sul profilo Facebook di Meloni è apparso un post a proposito dell’armatore: non per ringraziare della donazione, ma per schierare il partito a favore della controversa pubblicità delle compagnie di Onorato. Quella che invitava i passeggeri a scegliere solo le società che impiegano personale italiano".
Insomma a pochi mesi dal ben più consistente finanziamento della Leopolda renziana, e dalla tessitura delle pubbliche sperticate lodi al governo del PD, il Padrone dei Vapori ha compiuto una decisa virata.
Niente da eccepire è risaputo che tra le doti di un esperto navigatore c'è quella di saper fiutare ed anticipare il vento che cambia.
Viene in mente un aforisma (che - assessore - non si fa col trapano) dell'immenso Flaiano: "Quello italiano è un popolo che corre sempre in soccorso di chi vince", e in questo senso in nostro (insomma... facciamo il vostro) è proprio un arci-italiano.
Certo la scelta poteva essere più oculata: Fratelli d'Italia è un partitino solo culturalmente contiguo ai trionfanti legaioli che detengono il potere, ma gli scenari politici sono in evoluzione... e chissà.
Un pensiero particolarmente reverente e commosso va comunque a tutti i camerati, che fino a ieri accusavano il Comandante di essere uno strumento del centrosinistra, ed ora se lo trovano tra i supporter.
Auguri ed italici figli maschi.