Ne sentivamo tanto la mancanza...
Da quando fu disarcionato impietosamente dal popolo marinese, dei suoi destini e ambasce ne avevamo sentito parlare solo vagamente, ma eccolo d'un tratto tornare prepotentemente sulla scena.
Trattiamo ovviamente dell'ultima uscita del non rimpianto ex-sindaco di Marciana Marina che, in occasione dell'insediamento del Consiglio dei Ragazzi, nel paese che già fu teatro delle sue magnifiche gesta, si è degnato di inviare agli eletti junior ed alla stampa la seguente impareggiabile missiva:
Caro Sindaco, gentili consiglieri, vi scriviamo questa lettera perché sia a voi chiaro il motivo della nostra assenza al consiglio odierno, quando all’ordine del giorno vi è (solo) il Vostro insediamento.
Da amministratori pubblici e soprattutto da appassionati al bene collettivo abbiamo accolto con entusiasmo le vostre dichiarazioni e la scelta coraggiosa, ancora di più alla Vostra giovane età, di impegnarvi in prima persona. Voi siete i giovani di cui Marciana Marina ha bisogno! Per questo manifestiamo a tutti voi la disponibilità ad incontrarvi presso la sede comunale quando avrete voglia di confrontarvi con noi su temi, proposte, progetti.
Perché oggi non abbiamo partecipato? Per darvi la prima lezione di buona amministrazione della cosa pubblica. O meglio, per darla a chi ha convocato oggi un consiglio comunale, con tutto ciò che tale convocazione comporta in termini di spese per le casse comunali e quindi per la collettività, con un solo punto all’ordine del giorno: il vostro insediamento. Occasione che riteniamo importante, ci mancherebbe, ma che troviamo in sincerità potesse essere unita ad altri punti all’ordine del giorno di un prossimo consiglio. Oppure davvero vogliamo credere che a Marciana Marina oggi non ci sia nulla di cui discutere? Vogliamo davvero dirci che tra raccolta porta a porta, mai comunicata per iscritto né ai residenti né ai proprietari di seconde case a cui però fieramente chiediamo le tasse, lavori fermi in piazza Bonanno, vicende al Comando di Polizia Municipale, oggi nulla era meritevole di dibattito? Neppure un punto? Beh, cari ragazzi, la prima lezione è che i soldi della gente sono preziosi e prezioso è l’uso che se ne compie. Il Consiglio di oggi è uno sperpero di denaro pubblico a cui in sincerità non contribuiremo.
Quando vorrete, saremo a disposizione (gratis) per un confronto.
Buon lavoro.
I consiglieri
Francesco Lupi, Guido Citti, Andrea Ciumei
Dopo aver letto quanto sopra, la prima cosa che ci è venuta a mente è stata il celeberrimo interrogativo di Nanni Moretti nel suo "Ecce Bombo": "mi si nota di più se ci vado o se non ci vado?"
L'ex-onnipotente amministratore del condominio marinese - supportato in firma dai fedelissimi - ancor dolente per lo smacco elettorale subito dal votante cinico e baro, ha optato, tanto per cambiare, per la decisione peggiore: l'aristocratico autoisolamento, la pretesa snob di tentare di invalidare con la sua assenza qualcosa che i partecipanti più giovani hanno vissuto come un serio appuntamento istituzionale ed al tempo medesimo come la festosa scoperta dell'esercizio democratico.
Ma, per non perdere l'occasione di dare il peggio di sé, Fra' Cimabue (che notoriamente fa una cosa e ne sbaglia due), ha pure "giustificato" il disertare il consiglio ammannendo un "fervorino", una non richiesta lezioncina, ai ragazzi, che in poche righe e riuscita a manifestarsi come una mirabile prova di presunzione, paternalismo ed arroganza.
Cari ragazzi - par dire in fondo l'epistola ciumeiana - una sciocchezzuola come il vostro insediamento, non meritava la solennità di una seduta del consiglio ad esso esclusivamente dedicato, è uno sperpero di pubblico denaro (senti chi parla!), meglio sarebbe stato ritagliare per voi un angolino di un ordinario consiglio, nel quale trattare anche ben più importanti cose, argomenti sui quali noi "grandi" avremmo potuto discettare ed essere protagonisti.
Stupenda anche le "gratuita" disponibilità ad essere ascoltato in separata sede dai piccoli amministratori. Cazzo che concessione!
Meno male che Pietro c'è (e ci sono tanti ragazzi in gamba intorno a lui) a far capire a Cimabue & C. che niente è più importante del futuro, e che loro sono il futuro.